Il gran bollito misto lo mangiate solo qui, arrivate in questo minuscolo paesino e parte la magia: arrivano da ogni dove per assaggiarlo

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Il Gran Bollito Misto non è un piatto qualsiasi; è un’istituzione, un rito, un’ode alla tradizione contadina piemontese di Guarene
Tra le dolci colline del Roero, in Piemonte, si annida un minuscolo paesino che, pur non essendo grande, vanta una fama gastronomica che travalica i confini regionali: Guarene.
Questo borgo, con il suo castello che domina il paesaggio, è il vero tempio di un piatto che è molto più di una semplice pietanza: il Gran Bollito Misto.
Un’autentica magia si sprigiona quando ci si addentra nelle sue vie, dove amanti della buona cucina e curiosi, convergono qui per assaporare un’esperienza culinaria unica.
Nato come piatto di recupero, il Bollito ha saputo trasformarsi in una prelibatezza ricca e ricercata.
Un’esplosione di sapori e la “regola del sette”
Il vero segreto del Gran Bollito Misto di Guarene risiede nella scrupolosa osservanza della “regola del sette“: sette diversi tagli di carne di manzo, sette frattaglie o “ammennicoli” e sette contorni di verdure lesse. La carne, rigorosamente di Fassona Piemontese, una razza bovina rinomata per la sua tenerezza e sapore, viene cotta lentamente in un brodo aromatico, esaltando ogni sfumatura. Tra i tagli di carne non possono mancare il cappello del prete, la lingua, la testina, ma spesso si aggiungono anche cotechino e gallina per arricchire ulteriormente la pietanza.
Il tutto viene servito con un carrello fumante, dove le carni riposano nel loro brodo, pronte per essere affettate al momento. Ma il Bollito non sarebbe completo senza i suoi “bagnetti“, salse che accompagnano e arricchiscono il gusto. Tra i più celebri troviamo la salsa verde ricca, la salsa verde rustica, la salsa rossa, la salsa al cren (rafano), la “cugnà” (mostarda d’uva), la salsa al miele e la mostarda.
La leggenda del Gran Bollito Misto di Guarene
Visitare Guarene per gustare il Gran Bollito Misto non è solo un’occasione per deliziare il palato, ma anche un viaggio nel tempo e nella cultura piemontese. Il paese, con la sua atmosfera accogliente e il panorama mozzafiato sulle colline circostanti, offre un contesto ideale per immergersi appieno in questa tradizione.
Non è un caso che qui sia nata la Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa, a testimonianza dell’impegno e della passione che questo paese dedica a mantenere viva la tradizione. La Confraternita, fondata nel 2005, si dedica alla promozione e alla conoscenza non solo del bollito ma anche della Pera Madernassa, un frutto tipico del Roero che ben si sposa con i sapori decisi della carne.