“Ho preso una Brufen 2 ore fa” | Comincia a sanguinare da tutti gli orefizi: trasportata d’urgenza in terapia intensiva

118-ambulanza-depositphotos-piemontetopnews.it

118-ambulanza-depositphotos-piemontetopnews.it

L’ibuprofene si trova facilmente in farmacia e viene usato da moltissime persone, ma non per questo è privo di rischi

Il Brufen è uno dei farmaci da banco più diffusi al mondo, utilizzato per alleviare dolori, infiammazioni e febbre. Tuttavia, nonostante la sua apparente innocuità, è fondamentale usarlo con cautela, specialmente se si assumono altri farmaci.

L‘ibuprofene infatti, pur non essendo un vero e proprio anticoagulante, può “sommarsi” ad alti farmaci ottenendo un effetto simile e inibendo la funzionalità delle piastrine.

Un’interazione particolarmente pericolosa è quella tra l’ibuprofene e il warfarin. Questi farmaci anticoagulanti, spesso prescritti a pazienti a rischio di trombosi, agiscono fluidificando il sangue per prevenire la formazione di coaguli.

In realtà anche in assenza di altri farmaci, l’uso eccessivo o prolungato di ibuprofene può avere effetti collaterali significativi.

Come agisce l’ibuprofene sul corpo?

L’ibuprofene appartiene alla classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Agisce inibendo la produzione di alcune sostanze chimiche nel corpo chiamate prostaglandine, che sono responsabili del dolore e dell’infiammazione. Oltre a questo, però, i FANS hanno anche un effetto antiaggregante piastrinico. Questo effetto è solitamente temporaneo e meno potente rispetto a quello dell’aspirina a basse dosi, ma è comunque un fattore di rischio da considerare.

Inoltre l’uso cronico di FANS può aumentare il rischio di infarto e ictus e danneggiare la mucosa dello stomaco e dell’intestino, portando a gastrite, ulcere e, nei casi più gravi, a sanguinamenti gastrointestinali. Assunto in dosi elevate, può anche ridurre il flusso di sangue ai reni e danneggiare la loro funzione, specialmente in persone già a rischio (anziani, persone con insufficienza cardiaca o disidratazione).

sanguinamento-nasale-depositphotos-piemontetopnews.it
sanguinamento-nasale-depositphotos-piemontetopnews.it

Warfarin e il rischio di emorragia

Il warfarin è un potente farmaco anticoagulante, comunemente prescritto per prevenire la formazione di coaguli di sangue in pazienti con determinate condizioni, come la fibrillazione atriale o la trombosi venosa profonda. Il suo meccanismo d’azione consiste nell’interferire con la produzione di specifici fattori della coagulazione nel fegato. L’assunzione concomitante del Warfarin e Brufen può potenziare in modo significativo l’effetto anticoagulante, aumentando in maniera esponenziale il rischio di sanguinamento.

Questo può manifestarsi con emorragie nasali, sanguinamenti gengivali o, nei casi più gravi, emorragie interne. Esistono alternative sicure per il trattamento del dolore e della febbre, come il paracetamolo, che in genere non interagisce con gli anticoagulanti. È cruciale che i pazienti che assumono anticoagulanti informino sempre il proprio medico o farmacista prima di prendere qualsiasi farmaco da banco, incluso l’ibuprofene.