Ghiacciai in ritirata in Piemonte: aumentano frane e crolli

I ghiacciai in Piemonte si ritirano - Wikicommons - Piemontetopnews.it
Il cambiamento climatico inizia a fare danni anche in Piemonte: i ghiacciai infatti si stanno sciogliendo con delle conseguenze devastanti
I ghiacciai piemontesi stanno scomparendo ad un ritmo allarmante, molto più rapidamente di quanto si potesse immaginare, e la loro fusione sta avendo conseguenze devastanti sul paesaggio montano.
In un allarme lanciato da esperti e da associazioni ambientaliste la situazione più critica si registra nei bacini glaciali della Bessanese, della Ciamarella e nelle Alpi Graie, dove la crisi climatica sta provocando una serie di eventi a catena.
Si sta infatti assistendo a un aumento preoccupante di crolli in quota, collassi di morene e colate di fango e detriti. La causa principale di questo fenomeno è il riscaldamento globale, che ha portato a un progressivo innalzamento dello zero termico.
Le temperature più alte anche a quote elevate, stanno sciogliendo il permafrost, il terreno perennemente ghiacciato che tiene insieme le rocce e i detriti. Senza questo “collante” naturale le pareti rocciose diventano instabili e i ghiacciai si ritirano, lasciando dietro di sé masse di detriti non consolidati.
Il danno e il rischio per il territorio
Il risultato è un aumento esponenziale del rischio di frane, valanghe e colate di fango. Gli eventi meteorologici estremi, sempre più intensi e frequenti, agiscono come preoccupanti acceleratori di questo processo.
Le forti piogge per esempio, possono saturare il terreno e far crollare le morene, mentre i temporali estivi possono innescare rapide colate di detriti. La situazione è particolarmente critica per i bacini glaciali della Bessanese e della Ciamarella, che sono tra i più monitorati e che mostrano i segni più evidenti del degrado.
A rischio la sicurezza dei turisti
Ma il problema non riguarda solo l’ambiente naturale. La fusione dei ghiacciai e il conseguente aumento dei crolli mettono a rischio la sicurezza di escursionisti, alpinisti e di chi vive e lavora in alta quota. I sentieri e le vie di arrampicata, un tempo sicuri, sono ora a rischio, e le comunità montane devono fare i conti con un paesaggio sempre più fragile e imprevedibile.
La situazione è grave, ma non è ancora troppo tardi per agire. Gli esperti chiedono un’azione urgente per contrastare la crisi climatica, ma anche per monitorare costantemente i ghiacciai e per mettere in sicurezza le aree a rischio. La tutela dei ghiacciai non è solo una questione ambientale, ma anche di sicurezza e di sostenibilità del territorio montano.