€1000 di multa se al semaforo si affianca la pattuglia: anche se ti fermi con la luce rossa scatta la sanzione | Lo facciamo tutti
Affiancamento polizia al semaforo - piemontetopnews.it
Una nuova norma colpisce un’abitudine comune agli automobilisti: fermarsi al semaforo rosso potrebbe costare caro.
Una norma del Codice della Strada prevede una sanzione da €1.000 per chi è al semaforo mentre si affianca una pattuglia. Siamo abituati a farlo tutti, ma ora il prezzo da pagare è caro.
E non parliamo di spiccioli, si rischia fino a 1.000 euro di multa. La nuova norma sta facendo discutere molti automobilisti perché si tratta di un gesto che per molti è sempre stato “innocuo”, quasi automatico.
Un’abitudine comune, ma sbagliata. Siamo tutti abituati a fermarci al semaforo e, se c’è spazio, affiancare l’auto che ci precede senza curarci di niente.
In molti casi, infatti, lo si fa senza pensarci, magari per guadagnare qualche secondo alla ripartenza o semplicemente per abitudine.
La nuova norma del Codice Stradale
Questa pratica può rappresentare un’infrazione per motivi di sicurezza e rispetto delle procedure operative. La nuova disposizione nasce con l’obiettivo di tutelare l’efficienza e la sicurezza, e non basta non violare la legge in modo diretto, bisogna anche evitare comportamenti che possono ostacolare gli altri.
Molto importante è sempre rivedere certe abitudini alla guida. Spesso si pensa che le regole del Codice della Strada siano solo un insieme di divieti e obblighi, ma in realtà rappresentano un patto di convivenza civile. Ogni piccolo gesto contribuisce a rendere le strade più sicure e ordinate.
Evita questa cattiva abitudine
Negli ultimi mesi l’Italia ha assistito a una stretta significativa sulle norme che regolano la mobilità e la circolazione stradale, su impulso del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Tra le modifiche più discusse c’è quella relativa all’uso del cellulare alla guida, una scelta normativa che mira a colpire una delle più frequenti cause di distrazione, ma che ha suscitato anche dubbi e polemiche. Secondo il nuovo quadro normativo, non basta più evitare di usare lo smartphone solo quando si è in marcia: la legge rende chiaro che anche nelle situazioni in cui l’auto è ferma (per esempio al semaforo o in coda) l’uso del cellulare in mano può essere considerato infrazione. Lo spirito è evidente: si vuole colpire ogni forma di distrazione, non solo le situazioni più eclatanti. Se il veicolo non è in “sosta stabile”, cioè completamente spento e non in attesa del traffico, l’automobilista è comunque considerato “in circolazione”, con obbligo di mantenere un comportamento vigile e attento.
La nuova legge ha innalzato le sanzioni: chi viene sorpreso a usare il telefono senza auricolare o viva voce rischia una multa che va da 250 fino a 1.000 euro, con decurtazione di cinque punti dalla patente, e la sospensione del documento da 15 giorni fino a due mesi, già alla prima infrazione. In caso di recidiva entro un biennio, la sanzione pecuniaria può arrivare fino a 1.400 euro, mentre la sospensione può estendersi fino a tre mesi. A complicare ulteriormente la situazione, la riforma prevede anche una sospensione breve automatica per chi al momento della violazione ha meno di 20 punti residui sulla patente: 7 giorni se si ha fra 10 e 19 punti, e 15 giorni se il numero di punti è inferiore. Questa sospensione “istantanea” si somma alla sospensione ordinaria decisa dalla Prefettura. Se la violazione è connessa a un incidente, i giorni di sospensione vengono raddoppiati. Alcuni elementi meritano una particolare attenzione. Innanzitutto, la norma non è pensata per punire la semplice presenza del telefono sul cruscotto: è vietato l’uso “con le mani”, quando si compiono operazioni che impongono di staccare anche temporaneamente una mano dal volante. Dispositivi come auricolari o vivavoce, a condizione che non richiedano gesti manuali, restano ammessi.