€ 444 in più dalla prossima busta paga se appartieni a questa categoria | Non hai bisogno di domanda per averli
Busta paga più pesante, gli italiani fanno festa - Piemontetopnews.it (Foto Pexels)
Vedersi recapitati in busta paga quasi 500 euro in più senza muovere un dito: il sogno prende forma per alcuni italiani.
Ormai per conoscere l’ammontare del proprio stipendio non bisogna più aspettare il fatidico giorno numero 27 del mese. La modernità significa anche questo. Per fortuna, o magari no, dei dipendenti.
A prescindere di quando vengono accreditate le buste paga, infatti, ogni azienda fornisce ai propri dipendenti al momento dell’assunzione le credenziali per entrare in una piattaforma online in cui è possibile consultare le varie mensilità.
Così, anche prima che queste vengano accreditate, si può iniziare a fare di conto, prevedendo le entrate e le uscite del mese. Un vantaggio non da poco, che si accompagna a tutti i vantaggi ad esso associati. Come la possibilità di inserire permessi e ferie direttamente dalla piattaforma.
Certo, tutto questo ha anche un altro lato della medaglia. Al netto infatti che i nostri stipendi dovrebbero essere fissi, legati cioè solo al livello che ci è stato assegnato al momento dell’assunzione, si sa come le trattenute siano all’ordine del giorno. Pardon, del mese.
Natale arriva a novembre: arriva la sorpresa più gradita, ma non è per tutti
Ecco allora che conoscere in autonomia, quindi prima dell’accredito, che in un dato mese, per motivi a noi sconosciuti, i nostri emolumenti saranno inferiori alle aspettative e al normale può risultare alquanto frustrante.
Non è però questo il caso che riguarda una folta categoria di lavoratori italiani, che a partire dal mese di novembre si troveranno una bella sorpresa quando, a proposito di modernità, faranno il login sulla app della propria banca.

La tassa sul reddito è realtà: lo Stato dichiara guerra ai ricchi
La manovra 2026 si prepara a introdurre un nuovo correttivo sull’Irpef. Nel dettaglio, la bozza della legge di Bilancio definisce i contorni di un mini taglio destinato a impattare su un buon numero di italiani: quello della seconda aliquota, che scenderà dal 35% attuale al 33%. Lo scaglione di reddito interessato resta quello tra i 28.000 e i 50.000 euro, per una fetta di cittadini di circa 12,5 milioni.
Nella sostanza si tratterà di un aiuto al famoso ceto medio. Oltre questa soglia scatterà infatti un meccanismo di sterilizzazione del vantaggio fiscale che porterà i contribuenti considerati “più ricchi” a vedersi azzerato il beneficio, come già accaduto nel 2024. Ma in soldoni, è proprio il caso di dirlo, quale sarà l’ammontare del mini taglio? Il vantaggio massimo, destinato ad aumentare il base al reddito, è quantificabile in 440 euro annui. Non un importo in grado di cambiare la vita, essendo inferiore ai 40 euro mensili, ma pur sempre un aiuto, per ottenere il quale i contribuenti sopra i 200.000 euro dovranno tagliare le proprie detrazioni per un importo pari a questo vantaggio.
