Dopo il ragno violino, ecco il ragno trombone: Piemonte invaso da questi mostri | Si nasconde nel letto

Ragno (web) - Piemontetopnews.it
Negli ultimi anni, il nostro Paese ha scoperto da vicino l’esistenza di un aracnide particolare, spesso protagonista di notizie allarmanti: il ragno violino e adesso ha compagnia.
Un nome che evoca un certo fascino, ma che nasconde una reputazione che lo precede.
E ora, un nuovo allarme sta scuotendo gli animi, complice una certa ironia che ha battezzato una nuova specie con un nome altrettanto evocativo.
Si parla di un altro temibile esemplare che, secondo le voci che circolano, potrebbe nascondersi anche tra le lenzuola.
Chi è davvero il ragno più pericoloso d’Italia? Preparatevi a scoprire la verità dietro a queste creature notturne, dove l’allarmismo cede il passo alla conoscenza.
Fa ancora più paura
Se il nome “ragno violino” è ormai noto a molti per via di alcuni episodi di cronaca, è fondamentale sapere che, in realtà, non è lui il ragno più velenoso del nostro Paese. In Italia, sono state censite circa 1600 specie di aracnidi, ma solo una minima parte rappresenta un rischio concreto per l’uomo. Il ragno violino, di cui si è tanto parlato, è una specie notturna e schiva, che si nasconde in luoghi poco frequentati come soffitte, cantine o scatoloni. Il suo morso, inizialmente indolore, attacca solo se l’animale si sente minacciato. Tuttavia, in rari casi, può evolvere in ulcere cutanee o altre complicazioni. Ma a quanto pare, il vero pericolo in Italia non è lui, né tantomeno il fantomatico “ragno trombone”, una denominazione scherzosa utilizzata da alcuni utenti sul web.
Il titolo di ragno più pericoloso d’Italia spetta alla malmignatta, nota anche come la “vedova nera del Mediterraneo”. Questo aracnide, riconoscibile dal colore del suo corpo con accese tonalità di rosso, vive soprattutto nelle regioni del centro-sud e sulle isole. A differenza del ragno violino, la malmignatta si trova più facilmente in mezzo alla natura, lontana dalle abitazioni, ma non è impossibile incontrarla. Il suo veleno è neurotossico e può provocare sudorazione, crampi addominali e, in casi molto rari, un collasso. Fortunatamente, i decessi legati a un suo morso sono estremamente rari, ma la malmignatta resta la specie di cui avere maggiore timore tra i ragni velenosi italiani.
Cosa fare in caso di morso
Se dovessi essere morso da un ragno, e in particolare sospetti si tratti di una malmignatta, non farti prendere dal panico. La prima cosa da fare è immobilizzare l’arto colpito e chiamare immediatamente il 118. Il trattamento rapido è fondamentale, specialmente per persone con problemi di salute preesistenti. Se compaiono sintomi come crampi addominali, difficoltà respiratorie o reazioni allergiche, non esitare a contattare i soccorsi.
Se possibile e in sicurezza, cerca di catturare il ragno (senza rischiare un altro morso) per facilitarne l’identificazione, un passaggio cruciale per una cura efficace. La prudenza e la tempestività sono la migliore difesa contro queste creature.