DIESEL, arriva il blocco definitivo: già da mezzanotte non può più circolare | O ti adegui o vai a piedi
Blocco Diesel (web) - Piemontetopnews.it
Una stretta improvvisa, annunciata dalle autorità, ha imposto un severo stop a intere categorie di veicoli.
La misura, scattata con effetto immediato, non ha ammesso deroghe e ha lasciato pochissimo tempo per adeguarsi alle nuove regole.
Molti possessori di auto e furgoni diesel si sono trovati di fronte a un bivio: rispettare il divieto o rischiare sanzioni pesantissime.
Il destino dei motori a gasolio è stato segnato, ancora una volta, da una decisione drastica che ne ha decretato l’esclusione dalla circolazione in ampie zone urbane.
L’alternativa, per chi non era in regola, è stata una sola e radicale.
Allarme inquinamento
Nei giorni scorsi, nello specifico dall’11 ottobre fino al 13 ottobre 2025 compreso, le misure di limitazione del traffico sono passate al Livello 1 (Arancio). La ragione di questa stretta è stata l’allarme inquinamento: i dati previsionali forniti da Arpa Piemonte avevano evidenziato il superamento del valore critico di 50 μg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi. Questa situazione di accumulo degli inquinanti ha innescato l’attivazione del livello temporaneo, che ha comportato un’estensione significativa dei divieti di circolazione. Il blocco, seppur temporaneo, ha avuto l’obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni nocive, colpendo in maniera massiccia i veicoli diesel in moltissimi comuni.
Con l’attivazione del livello Arancio, sono state introdotte severe restrizioni che si sono aggiunte a quelle strutturali già in vigore. Per quanto riguarda il trasporto persone, il blocco più significativo ha coinvolto i veicoli diesel con omologazione Euro 5. Per questa categoria, il divieto di circolazione è stato esteso a tutti i giorni del blocco, compresi i festivi, con orario 8-19. Parallelamente, anche il divieto per i veicoli diesel Euro 3 ed Euro 4 è stato prolungato, estendendosi alle giornate di sabato e domenica, sempre con lo stesso orario (8-19). La stessa rigida regola è stata applicata ai veicoli adibiti al trasporto merci: per loro il divieto si è esteso ai diesel con omologazione Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 su tutti i giorni della settimana, sempre nella fascia oraria 8-19.
Blocco totale anche per il sistema “Move In”
Un dettaglio fondamentale di questa stretta è stata l’inclusione dei veicoli dotati del dispositivo “Move In” (Monitoraggio veicoli inquinanti). Sebbene questo sistema permetta in condizioni normali una deroga chilometrica alle limitazioni strutturali, con l’attivazione del livello Arancio tutti questi veicoli sono stati comunque soggetti al blocco temporaneo. In sostanza, anche chi aveva aderito al sistema per poter circolare entro una soglia chilometrica prefissata ha dovuto lasciare l’auto a casa fino al rientro dei valori di PM10. La necessità di contenere l’emergenza ambientale ha prevalso su qualsiasi eccezione.
Le severe limitazioni hanno interessato non solo il capoluogo, ma una vasta area metropolitana e una rete di centri abitati della pianura piemontese. I Comuni coinvolti nell’agglomerato Torinese sono stati 34 (tra cui Torino, Moncalieri, Nichelino e Rivoli), mentre un blocco analogo è scattato in numerosi centri della zona di pianura, inclusi centri importanti come Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli. Le misure sono state revocate il 14 ottobre, con il rientro delle concentrazioni di PM10 sotto la soglia d’allerta.