“Deve chiudere”, ha prodotto i pavimenti per tutte le nostre case, ma ora dice ‘basta’ | 200 dipendenti in mezzo alla strada

azienda ormai chiusa - fonte_Canva - piemontetopnews.it
Una notizia drammatica scuote il panorama industriale italiano, colpendo uno dei settori più simbolici del Made in Italy: la ceramica.
Un nome che per anni è stato sinonimo di qualità e che ha rivestito letteralmente le case di milioni di italiani è arrivato al capolinea.
Dopo mesi di voci e difficoltà, il colpo di scena finale è arrivato con una comunicazione ufficiale in Tribunale.
Il destino di oltre 200 famiglie pende ora da una decisione giudiziaria che determinerà il futuro di un intero distretto.
Si tenta l’ultima mossa disperata per sfuggire al baratro.
L’istanza in Tribunale
Il Gruppo Saxa Gres, leader riconosciuto nella produzione di piastrelle in gres porcellanato, ha alzato bandiera bianca di fronte a una situazione finanziaria insostenibile. L’azienda, i cui prodotti sono presenti in gran parte delle nostre abitazioni, ha di fatto interrotto la sua normale attività e ha presentato un’istanza formale al Tribunale di Frosinone. L’obiettivo dell’azione, depositata lo scorso 16 settembre con riserva di completamento della documentazione, è quello di accedere a una complessa procedura di concordato preventivo. Questo strumento legale rappresenta l’estremo tentativo per la capogruppo e le sue controllate di evitare un esito che sembrava ormai segnato: il fallimento e la chiusura definitiva.
Le conseguenze di questo passo sono immediate e drammatiche per la forza lavoro. L’annuncio del concordato pone in uno stato di profonda incertezza il futuro di circa 200 dipendenti che ora rischiano seriamente di ritrovarsi “in mezzo alla strada”. L’impatto sul tessuto socio-economico locale, soprattutto nell’area di Frosinone, è devastante, considerando la storia e la dimensione occupazionale del gruppo. La richiesta di protezione al Tribunale mette ufficialmente in pausa l’attività produttiva e congela il destino di centinaia di famiglie, in attesa di un piano di risanamento credibile o, nella peggiore delle ipotesi, della liquidazione. L’allarme è massimo per le istituzioni e i sindacati che monitorano la situazione.
Il crollo di un gigante
La crisi che ha travolto Saxa Gres non è un fenomeno recente, ma il risultato di una crisi industriale che va avanti da anni. Le conseguenze di questa prolungata difficoltà finanziaria e gestionale hanno investito in pieno le due società chiave del gruppo: Saxa Gres S.p.A. (la capogruppo) e Saxa Grestone S.p.A.. Nonostante la leadership nel settore del gres porcellanato e un prodotto tecnologicamente avanzato, il gruppo non è riuscito a far fronte agli oneri e ai debiti accumulati. L’istanza di concordato è la formalizzazione del fatto che le società non sono più in grado di onorare regolarmente le proprie obbligazioni finanziarie.
L’attenzione è ora puntata sul Tribunale di Frosinone e sulle decisioni che verranno prese nelle prossime settimane riguardo la documentazione presentata. Il concordato preventivo, se approvato, concederà tempo prezioso per elaborare una strategia di rilancio o di cessione che possa salvare almeno parte dei posti di lavoro.