CORTOCIRCUITO improvviso, panico tra i cittadini | Rischi elevati per la salute

In Italia scoppia l'allarme stress - Piemontetopnews.it

In Italia scoppia l'allarme stress - Piemontetopnews.it (Foto Pexels)

Allarme rosso per i cittadini di tutto il mondo: spunta il nuovo virus che può far spegnere il cervello da un momento all’altro.

Sveglia, colazione (spesso anche di fretta), portare i figli a scuola, poi tragitto per recarsi in ufficio, 6 o 8 ore di lavoro quotidiano, poi corsa a fare la spesa, cena e mini-relax serale. Ecco il programma quotidiano dell’italiano medio, da ripetere per almeno 11 mesi l’anno.

Immaginatevi di ripetere questo iter per 40 anni, dal momento che l’età pensionabile è in continuo aumento ed ecco spiegato perché sono sempre di più gli italiani che finiscono preda del burnout, detto in italiano l’esaurimento nervoso da lavoro.

Anche chi ha avuto la fortuna di trasformare in un lavoro la propria passione e ogni mattina va a fare ciò che ha sempre sognato ha bisogno di una fase di stacco per evitare il più classico dei cortocircuiti.

“Portarsi il lavoro a casa”, come si usa dire, è un errore a livello materiale e non solo. Può capitare di portarsi fisicamente a casa qualche pratica che non si è riusciti ad evadere. Ma deve trattarsi di un’eccezione.

Se il cervello va in tilt: cosa dice l’ultimo studio universitario

Stare seduti in ufficio per ore e ore e poi riprendere a lavorare dopo cena a casa, trascurando anche gli affetti famigliari, espone a rischi non trascurabili, di tutti i tipi. Le conseguenze? Sentirsi stanchi e senza forze già al mattino, scoprire che il riposo non è servito a ricaricarsi. Malesseri preoccupanti e ora certificati anche a livello scientifico.

Come riporta l’Ansa, secondo gli studi di ricercatori dell’università di Verona tale fenomeno sarebbe da imputare appunto ad un vero e proprio ‘cortocircuito’ nel cervello, meno capace del dovuto di valutare realisticamente quanto sforzo serva per compiere un’azione. Compresa alzarsi dal letto.

Gli errori involontari del cervello: cosa dice lo studio - Piemontetopnews.it
Gli errori involontari del cervello: cosa dice lo studio – Piemontetopnews.it (Foto Pexels)

Quegli errori ‘involontari’: occhio all’eccesso di stress

A rivelarlo sono gli studi condotti nell’ambito del programma MNESYS sulle neuroscienze, che ha analizzato i comportamenti di persone con patologie neurologiche in cui la stanchezza è molto comune, come la malattia di Parkinson. Ma non solo.  Anche persone sane che si sentono più affaticate del normale nella vita di tutti i giorni possono rimanere vittima di questo spiacevole stato di disagio fisico e mentale.

Mirta Fiorio, professore ordinario di neuropsicologia dell’Università di Verona, ha parlato apertamente di un ‘difetto’ nel processo che integra le informazioni sensoriali e motorie che arrivano. In sostanza quando vogliamo compiere un gesto il cervello ‘prevede’ le sensazioni che proverà affrontandolo e ne regola l’intensità percepita, commettendo errori che portano ad attribuire un livello di sforzo maggiore alle proprie azioni. Rimedi? Aumentare l’attività fisica attraverso esercizi come yoga e pilates, che aiutano a rafforzare la consapevolezza del proprio corpo, ma anche provare ad abbassare lo stato di stress e tensione quotidiani. Una sfida che sembra impossibile per milioni di italiani.