“Ci dispiace, il pozzo è arrivato al fondo” | DISAGIO PENSIONI: a luglio prendi solo 300 euro

INPS - fonte_Ansa - piemontetopnews.it

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Scattato l’allarme sulle pensioni, a luglio si rischia di prendere solo 300 euro, il pozzo ormai è arrivato alla fine delle sue possibilità. 

Quello che in queste ore sta circolando è un messaggio che preoccupa veramente tutti. In un’Italia che è da sempre in lotta con il bilancio, far quadrare i conti è veramente difficile, non solo per le famiglie, ma per la nazione intera.

Il “pozzo” da cui si prendono i soldi potrebbe ormai essere vuoto e quindi, invece di cercare di offrire misure economiche vantaggiose, si potrebbe finire per dover tagliere velocemente le misure che sono attualmente valide.

La prima sforbiciata la potrebbero subire le pensioni, peggiorando la situazione di tutti gli anziani che devono spesso rinunciare anche ai beni di prima necessità, pur di riuscire ad arrivare a fine mese.

Cercare di comprendere a largo spettro quello sta succedendo sul piano economico è veramente importante.

Pensioni al minimo: un allarme silenzioso che colpisce i più fragili

In questi ultimi mesi l’INPS ha lanciato un chiaro segnale: ci sarebbero dei segmenti della forza lavoro italiana, che arrivati alla pensione scoprono che l’importo loro spettante è veramente molto più basso di quello che si aspettavano. Ci sono casi in cui l’assegno mensile non è sufficiente a sopravvivere e sono purtroppo tante le categorie a essere colpite.

Particolarmente in pericolo sono: colf e badanti, figure fondamentali per il funzionamento quotidiano di tantissime famiglie, figure di assistenza indispensabili per anziani e persone non autosufficienti. Se negli ultimi anni si è dato rilievo a queste figure, in precedenza si finiva per farli lavorare in nero, senza alcuna tutela. Considerando le retribuzioni medie è semplice procedere con dei calcoli per comprendere quanto denaro si perde ogni mese.

Pensioni in fumo - fonte_Canva - piemontetopnews.it
Pensioni in fumo – fonte_Canva – piemontetopnews.it

Facciamo i conti in tasca

Colf e badanti, stando ai numeri dell’INPS hanno pensioni tra i 200 e i 300 euro al mese. Le regioni in cui tali soggetti sono maggiormente esposte a perdite economiche sono: Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, dove la presenza di lavoratori domestici stranieri è molto alta. Una categoria per lo più femminile che potrebbero ricevere solo poche centinaia di euro di pensione. Questo è quello che si ottiene con anni di precarietà, irregolarità contrattuali e sottovalutazione di un comparto strategico per l’Italia.

Colf e badanti che hanno lavorato nell’ombra si renderanno conto di essere molto discriminate nel momento del calcolo pensionistico. Per evitare che questo scenario si ripeta anche in futuro è lo stesso ente pensionistico a raccomandare la registrazione dei contratti di collaborazione.