BONUS NON È MAI TROPPO PRESTO, € 1.100 immediati, senza ISEE | Ma tuo figlio appena nato deve andare in pensione
Bambino e soldi (web) - Piemontetopnews.it
Arriva la pensione per i neonati, un aiuto concreto per i piccoli arrivati. Sembra un’idea visionaria, ma per alcuni è già una realtà, scopri di più.
E se la soluzione per la “pensione del neonato” arrivasse con un bonus da 1.100 euro?
La notizia sta facendo il giro d’Italia: un contributo immediato e generoso, che non tiene conto dell’ISEE, per garantire una base di serenità finanziaria fin dalla culla.
Un’iniziativa che premia la lungimiranza e aiuta a costruire un domani più sicuro per i ragazzi.
Non è un sogno, ma una politica di welfare all’avanguardia che merita di essere conosciuta.
Una “dote” per il futuro
Mentre nel resto del Paese si discute ancora sul futuro delle pensioni, in alcune regioni l’idea di una pensione “di scorta” per i più giovani è già diventata realtà. Un nuovo provvedimento è in via di approvazione per offrire un contributo economico a ogni neonato, adottato o affidato, con l’obiettivo di incentivare l’apertura di un fondo di previdenza complementare. Come sottolinea Carlo Daldoss, assessore regionale alla previdenza, la misura è pensata per il lungo periodo, una spinta culturale che aiuta le famiglie a costruire un futuro più solido per i propri figli. Si tratta di una vera e propria dote, che potrà anche essere sfruttata in futuro per affrontare le spese importanti della vita, come l’acquisto di una casa o il finanziamento degli studi.
Il bonus si articola in due parti: inizialmente, è previsto un versamento di 300 euro alla nascita, all’adozione o all’affidamento. Per ottenerlo, i genitori dovranno semplicemente aprire un fondo di previdenza complementare intestato al minore e presentare l’attestato di iscrizione. Per i successivi quattro anni, la Regione erogherà altri 200 euro annui, a condizione che la famiglia versi almeno 100 euro all’anno nello stesso fondo. Questo significa che, potenzialmente, ogni bambino potrà ricevere una dote totale di 1.100 euro. La misura è estesa anche ai bambini già nati: in via transitoria, il contributo spetterà ai minori che al 1° gennaio 2025 non avranno ancora compiuto cinque anni. La cosa più interessante è che questo bonus è concesso indipendentemente dal reddito familiare, a condizione che i genitori siano residenti nella regione da almeno tre anni.
Le differenze regionali
Al di là dell’aspetto economico, il pregio principale di tale misura è quello di spingere le famiglie a riflettere in modo proattivo sul futuro dei propri figli, in un contesto in cui le pensioni pubbliche future sono destinate a essere sempre più ridotte.
Non è un caso che proprio in queste realtà, dove si investe in un welfare intelligente e orientato al futuro, la natalità sia più sostenuta. Si tratta di un’opportunità unica per dare ai figli una marcia in più, ma che al momento è riservata solo ai residenti della provincia autonoma di Trento e della regione autonoma del Friuli Venezia Giulia.