BONUS DIVANO € 1.562,82 con un semplice requisito | Il CAF ti invia la domanda in pochi minuti

Divano (iStock) - Piemontetopnews.it

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Ti piacerebbe ricevere un “bonus” che può arrivare fino a oltre 1.562 euro per affrontare un momento di transizione comodamente dal divano?

Forse hai sentito parlare di nuove misure, ma questa è un’opportunità concreta e stabilita dalla legge.

Un solo, cruciale requisito contributivo può fare la differenza tra l’ottenere o il perdere questo sostegno.

Ma non temere, il processo di richiesta è stato reso incredibilmente snello.

Ti mostreremo come il Centro di Assistenza Fiscale (CAF) possa inviare la tua domanda in pochissimi minuti, garantendoti di non perdere l’occasione.

Cos’è questo bonus?

L’indennità che può raggiungere la cifra di € 1.562,82 non è un bonus una tantum, ma l’importo massimo mensile della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), il sussidio erogato dall’INPS ai lavoratori subordinati che perdono involontariamente il lavoro. Questo sostegno è destinato a una vasta platea che include dipendenti licenziati, apprendisti e lavoratori a tempo determinato del settore pubblico. Grazie alla nuova Legge di Bilancio 2025, l’importo massimo dell’indennità ha subito un incremento: il tetto massimo mensile, che nel 2024 era di 1.550,42 euro, è salito a circa 1.562,82 euro, riflettendo un aumento complessivo dello 0,8%. L’indennità base è pari al 75% della retribuzione media degli ultimi quattro anni e viene erogata per un massimo di 24 mesi, con una decurtazione del 3% dal sesto mese (ottavo mese per gli over 55). Il requisito fondamentale per accedere alla NASpI resta lo stato di disoccupazione involontaria e l’aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti.

Dal 1° gennaio 2025 sono state introdotte modifiche significative che riguardano specialmente chi si dimette volontariamente e trova una nuova occupazione. Per chi si dimette volontariamente e, dopo aver trovato un nuovo lavoro, lo perde involontariamente (ad esempio, per licenziamento), dovrà aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione (anche non continuative) presso il nuovo datore di lavoro per poter accedere alla NASpI. Un licenziamento che avviene prima di aver raggiunto tale soglia esclude l’accesso al sussidio. Un’ulteriore novità per il 2025 riguarda le assenze ingiustificate. Un’assenza prolungata superiore a 5 o 15 giorni (a seconda del CCNL) sarà d’ora in poi considerata come dimissione volontaria, salvo prova contraria. Questa nuova regola è cruciale perché le dimissioni volontarie, se non per giusta causa o durante il periodo tutelato di maternità/paternità, escludono il lavoratore dall’accesso all’indennità NASpI.

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Inps – piemontetopnews.it

Come richiederlo

La richiesta per la NASpI deve essere presentata all’INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Questo è il momento in cui l’assistenza di un CAF diventa fondamentale. Il Centro di Assistenza Fiscale può inviare la domanda in pochi minuti, assicurandosi che sia completa e che rispetti le scadenze.

Se la domanda viene inoltrata entro 8 giorni dalla cessazione del lavoro, la NASpI decorrerà a partire dal nono giorno. Se invece la si presenta dopo l’ottavo giorno, l’indennità inizierà a decorrere dal giorno stesso della presentazione della domanda. Rivolgersi a un CAF ti aiuta a rispettare le tempistiche e a massimizzare l’importo e la durata del sussidio a cui hai diritto.