Bomba atomica sulla pensione: cambia l’importo da settembre | “Fate ultimi bagni, poi sarà bagno di lacrime”

Giorgia Meloni - fonte_Ansa - Piemontetopnews.it
Un’onda d’urto sta per abbattersi sulle pensioni italiane, un evento che cambierà il modo in cui milioni di persone percepiscono il proprio assegno mensile.
Settembre si avvicina e, con esso, una notizia che farà tremare le certezze, per alcuni in positivo e per altri in negativo.
Non si tratta di una semplice variazione, ma di uni scossone che potrebbe sconvolgere i conti di molti.
La data è fissata, i meccanismi sono in moto e le conseguenze si faranno sentire presto.
Preparatevi a scoprire cosa sta per succedere, per farlo continuate a leggere.
Un inaspettato bonus in arrivo
Il mese di settembre porterà una gradita sorpresa per molti pensionati italiani: un aumento dell’assegno mensile. Questo incremento non è generalizzato, ma riguarda esclusivamente chi ha presentato la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730/2025 e ha indicato l’INPS come sostituto d’imposta. In pratica, chi ha versato più tasse del dovuto nel 2024 e ha richiesto il rimborso direttamente in pensione, vedrà questo credito accreditato in un’unica soluzione. L’operazione coinvolgerà tutti coloro i cui flussi del 730 sono stati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2025.
Per scoprire l’importo esatto, bisognerà attendere l’ultimo cedolino, che l’INPS renderà disponibile circa una settimana prima del giorno di pagamento, fissato per lunedì 1° settembre. Solo in quel momento i pensionati potranno verificare la presenza del rimborso IRPEF e le altre voci che compongono l’assegno. Chi ha presentato la dichiarazione in ritardo, avrà il rimborso più avanti. Attenzione: se l’importo del rimborso supera i 4.000 euro, l’accredito potrebbe subire un ritardo a causa di controlli preventivi disposti dall’Agenzia delle Entrate.
Oltre il rimborso: settembre mese di cambiamenti
Ma l’aumento delle pensioni di settembre non sarà l’unica novità in arrivo. Settembre si prospetta come un mese cruciale per il futuro del sistema previdenziale italiano. Con la ripresa dei lavori parlamentari, il confronto sulla riforma delle pensioni entrerà nel vivo, in vista della prossima legge di Bilancio. Tra le ipotesi più discusse c’è il possibile superamento di Quota 103 e l’introduzione di una Quota 41 flessibile.
Entro la fine del mese è attesa anche la nota di aggiornamento al Def, un documento fondamentale per capire le previsioni su inflazione e spesa pubblica. Proprio dall’inflazione dipenderà l’aumento delle pensioni nel 2026, grazie alla rivalutazione annuale che scatterà a gennaio. Insomma, il mese di settembre sarà decisivo non solo per chi riceve l’aumento immediato, ma anche per chi vuole comprendere cosa accadrà nel prossimo futuro del sistema pensionistico italiano.