Bolletta, non pagare quella di agosto: 500€ di “multa” se lo fai | Cambiata ancora la regola

bolletta agosto

La bolletta - piemontetopnews.it

Non pagare la bolletta di agosto prima di leggere questo: potresti ritrovarti con 500€ in meno e nemmeno sapere il perché.

Sembra l’ennesima trovata estiva, di quelle che girano su Facebook o arrivano via messaggio da quell’amico “che conosce uno che lavora dentro”. Ma questa volta la cosa è più seria del previsto.

Che sia una nuova regola, una maxi sanzione, o addirittura un errore calcolato, in mezzo come sempre ci sono gli utenti confusi e le bollette da pagare che arrivano con tempistiche e importi sempre più sospetti.

Già, perché quella che sembra una normale bolletta potrebbe nascondere una bella gatta da pelare.

Meglio non pagarla insomma. Per una volta, devi ignorarla. E se non lo fai, potresti ritrovarti con 500 euro in meno sul conto. Ma come è possibile? Scopriamolo.

Bollette: non pagare quella di agosto

Dietro questa novità in realtà c’è una truffa che viaggia a una velocità inquietante, sfruttando dati personali trafugati e il canale più diretto e difficile da controllare: il telefono. Si fingono operatori regionali – spiega adnkronos.com – conoscono nome, cognome, indirizzo, e annunciano un cambio di fornitura già “andato a buon fine”. Quando chiedi chiarimenti “stranamente”  cadono le linee. Ma ti richiamano poco dopo, da un numero diverso, per finire il “giochetto” e prenderti in contro piede.

Il copione è sempre lo stesso: dicono che serve il codice POD per confermare il cambio e poi, con la scusa di un rimborso o sconto,  ti chiedono pure l’IBAN. Il tutto, spacciandosi per dipendenti di enti regionali o addirittura dell’ARERA. Il problema è che funziona. Perché i dati che usano sono veri. Rubati, certo, ma veri. E la gente ci casca.

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Call center (Foto di Tima Miroshnichenko da pexels) – piemontetopnews.it

Se lo fai ti ritrovi con 500 euro in meno sul conto

Le prime denunce, spiega ancora il sito citato, sono arrivate dalla Regione Lazio, poi dalla Toscana. La truffa si è diffusa in tutta Italia, con varianti minime ma stesso obiettivo: farti cambiare fornitore a tua insaputa. Quando te ne accorgi, arriva una bolletta da una società mai sentita. Se non controlli bene, la paghi. E addio soldi.

Le autorità ora invitano alla massima attenzione. Nessun ente pubblico ti chiama per proporti un contratto, e nessun passaggio di fornitore può avvenire senza un tuo consenso scritto. Mai dare codici, mai mostrare la bolletta al telefono, mai cedere alla fretta. E se ti arriva una bolletta sospetta, il consiglio è uno solo: non pagarla subito. Verifica prima. Perché la vera “multa” non arriva dallo Stato  ma dalla tua distrazione.