A due ore da Cuneo ci sono le “CAYMAN EUROPEE”: qui non paghi un euro di tasse | Nè Imu né Tari

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Le imposte sulla casa in Italia e Austria mostrano un divario enorme: IMU e TARI veri e propri macigni sul carico fiscale italiano

Cuneo, città a pochi passi dalle Alpi, è famosa per la sua bellezza, la sua storia e la sua vicinanza a una delle città più affascinanti d’Europa, Vienna.

Due ore di volo separano le due città, eppure, a livello di tassazione, sembrano appartenere a mondi diversi. Vienna, la capitale austriaca, è un vero e proprio gioiello di cultura, arte e storia.

Tuttavia, non è solo la bellezza a renderla una meta desiderabile. Per molti, la qualità della vita, e in particolare la gestione delle tasse, è un fattore determinante.

In Italia, l’IMU (Imposta Municipale Propria) e la TARI (Tassa sui Rifiuti) rappresentano un onere significativo per i proprietari di immobili. A Vienna, invece, il panorama fiscale è decisamente più favorevole.

Fisco: Italia e Austria, la pesante differenza

A Vienna le tasse sul possesso di immobili (Grundsteuer) si basano su un sistema di tassazione progressiva, dove il valore della casa e la sua ubicazione influiscono sul calcolo finale. Per un appartamento medio, si parla di poche centinaia di euro all’anno, una cifra che in Italia si raggiunge facilmente per un piccolo garage.

Inoltre, la gestione dei rifiuti è efficiente e ben organizzata, con un sistema di raccolta differenziata che premia i più virtuosi con tasse (Müllabfuhrgebühr) proporzionate al comportamento dei cittadini. In Italia, invece, la situazione è ben diversa. L’IMU e la TARI sono spesso considerate un peso, e il loro costo varia a seconda del comune, arrivando a cifre significative, soprattutto nelle grandi città.

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Le “Cayman d’Europa”: un’esagerazione?

Quando si parla di paradisi fiscali, l’immaginario comune corre a isole tropicali lontane. Eppure, per chi possiede immobili, una delle destinazioni più vantaggiose potrebbe trovarsi molto più vicina, nel cuore dell’Europa: l’Austria. Un’analisi comparata delle tasse su immobili e rifiuti tra i due Paesi rivela un divario notevole, tale da far apparire l’Italia come un paese gravato da un’opprimente fiscalità locale.

Il divario tra i due Paesi diventa evidente se pensiamo che un proprietario italiano si trova a dover affrontare un carico fiscale che può essere anche dieci volte superiore a quello di un suo omologo austriaco, pur possedendo un immobile di valore simile. Questa enorme differenza fa riflettere su come l’Austria, pur essendo un paese ad alta qualità di vita, riesca a mantenere una pressione fiscale così bassa sul patrimonio immobiliare.