BONUS BANCA D’ITALIA, € 4.700 ai primi che inviano la domanda | Pochi requisiti e accredito immediato

Nel 2026 è ancora possibile mettersi ottenere il lavoro dei sogni: lo Stato sceglierà pochi eletti, bisogna affrettarsi.

Coloro che oggi hanno le tempie bianche, oppure già più nulla in testa, sono cresciuti con alcuni punti fermi. Ad esempio, il Natale da passare rigorosamente in famiglia, con genitori, nonni e zii che magari vengono da lontano.

Ma anche il “mito” del posto fisso. Fin da quando si era piccoli si sentiva parlare in casa di lavoro, magari perché, papà, e in qualche caso anche mamma, facevano vita da impiegati. Una sofferenza per i figli che vedevano poco i genitori, ma una fortuna dal punto di vista economico.

L’iter si prolungava per tutto il percorso scolastico, poi quando questo si avvicinava alla conclusione ecco che le paturnie lavorative iniziavano a coinvolgere anche i pargoli. “Dove lo facciamo lavorare?”.

Cercare di trovare un posto dove già lavorava un genitore rappresentava l’optimum, ma un’alternativa più che valida era rappresentata appunto dal classico posto fisso. Lavorare presso un’azienda statale, o magari presso un ufficio comunale, garantiva per tutta la vita.

Addio posto fisso? Il sogno di mamma e papà per i figli è ancora vivo

Oggi la sostanza è rimasta la stessa, così come immutate sono le possibilità di entrare, attraverso concorsi pubblici. Tomi su tomi da studiare, ma poi se l’esito del concorso era positivo vuoi mettere la gioia per un posto sicuro, da condividere con la famiglia d’origine e magari quella nuova?

Tutto uguale se non fosse che i giovani d’oggi sono portati verso tipi di lavoro. Quella dei lavoratori di oggi è la generazione della partite IVA e dei Co.co.co. Forme di impiego molto diverse da quelle tradizionali, più flessibili, ma meno sicure e che lasciano per il domani il gigantesco punto interrogativo chiamato pensione. Eppure il lavoro vintage paga ancora, basta saper cogliere le occasioni…

Cinquemila euro al mese e ti sistemi per tutta la vita: l’occasione da non perdere

Come quella offerta dalla Banca d’Italia, che mette a concorso 6 borse di studio per giovani economisti. Le borse, da fruire a Roma presso il Dipartimento Economia e statistica, sono destinate a persone in possesso di PhD / Dottorato o in procinto di ottenerlo, hanno una durata di 12 mesi rinnovabili per ulteriori 12 mesi e prevedono un assegno mensile di € 4.700 lordi per le persone assegnatarie. È prevista anche la possibilità di assunzione a tempo indeterminato presso la Banca d’Italia presso l’Area manageriale/Alte professionalità a partire da ottobre 2027.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 4 novembre 2025. Le sei borse di studio sono così ripartite: due per il Servizio Congiuntura e politica monetaria e una per il Servizio Analisi Statistiche, il Servizio Economia e relazioni internazionali, il Servizio Stabilità finanziaria e il Servizio Struttura economica. Per partecipare è richiesta la piena padronanza della lingua inglese, parlata e scritta, nonché l’attestazione di aver ultimato gli esami previsti per un PhD/Dottorato.