Ci sono alcuni pezzi della tua auto che tutti i ladri vogliono | A rivenderla a pezzi ci guadagnano il doppio

Furto auto (web) - Piemontetopnews.it

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Quando parcheggi la tua auto in strada, sei davvero al sicuro? Purtroppo, la scena del crimine automobilistico è cambiata, trasformandosi in una caccia mirata a componenti specifici.

Non si tratta più del vecchio furto d’auto, ma di una pratica veloce, chirurgica e spietatamente efficiente.

Esistono infatti pezzi della tua vettura che valgono oro sul mercato nero e che i ladri riescono a smontare in pochi, rapidissimi secondi.

Ma quali sono questi “bersagli” così ambiti e perché la loro rivendita a pezzi è così remunerativa?

La risposta è un mix tra alta tecnologia e metalli preziosi, scopri subito come i criminali stanno facendo il doppio del guadagno a tue spese.

Ecco cosa rubano di più

L’era del furto “all’italiana” è finita. Oggi, la criminalità automobilistica è orientata al furto parziale, un fenomeno in forte crescita che mira a sottrarre componenti preziosi lasciando i veicoli seriamente danneggiati. Secondo un report di LoJack Italia, nel 2024 si sono registrati quasi 14.000 interventi per riparare danni di questo tipo, segnando un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno colpisce soprattutto auto di 4 o 6 anni (un caso su tre), ma anche vetture più recenti (fino a 3 anni nel 28% dei casi), con conseguenti costi di riparazione spesso ingenti per i proprietari. La logica criminale è brutale ma efficace: concentrarsi su pezzi che hanno alta domanda, elevato valore intrinseco e che sono facili da smaltire sul mercato nero. La scelta dei ladri è guidata da una lista ben precisa di componenti. In cima alla classifica troviamo i catalizzatori (€300 – €850), i fari e i gruppi ottici avanzati (€500 – €2.500) e i cerchi in lega (€450 – €1.500). Seguono paraurti, monitor, telecamere e centraline.

I catalizzatori sono un classico esempio di bottino “chimico”: contengono metalli preziosi come platino, palladio e rodio, il cui valore sul mercato nero è altissimo. Smontarli e rivenderli a centri di riciclaggio industriale è un’operazione rapida e remunerativa, che non richiede un acquirente finale “esigente”. Allo stesso tempo, i fari LED o laser sono pezzi di alta tecnologia dal doppio valore: costano migliaia di euro se acquistati nuovi e sono molto richiesti da officine e carrozzieri che cercano ricambi immediati. Anche i cerchi in lega e i pneumatici di pregio hanno un mercato diretto e immediato, mentre monitor, telecamere e centraline elettroniche rappresentano il lato oscuro della domanda tecnologica: contengono dati e funzionalità che permettono riparazioni o modifiche con grande appeal sul mercato illegale.

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Furto componenti auto (web) – Piemontetopnews.it

Modelli e aree più a rischio

La scelta dei malintenzionati è influenzata anche dalla diffusione del modello e dal valore intrinseco dei suoi ricambi. Modelli come la Fiat Panda o la 500 sono bersagliati per l’elevata richiesta di pezzi di ricambio, mentre auto di fascia alta (come Toyota, Lexus o Range Rover) vengono colpite per la qualità e il costo maggiore dei loro componenti originali.

Geograficamente, il fenomeno si concentra in alcune aree chiave: la Lombardia registra quasi il 40% dei casi, seguita da Lazio (27%) e Campania (18%). Roma e Milano sono le città più colpite, ma la Puglia (in particolare l’area tra Manfredonia e Cerignola) è nota come centro di smontaggio e rivendita. Le modalità operative sono lampanti: un furto parziale può richiedere appena 50-90 secondi.