Ora è ufficiale, la TASSA FIDO la pagheranno tutti: € 50 da sborsare subito | La misura che colpisce le famiglie

cane e gatto accanto ad una finestra

La tassa Fido (Foto di Madalyn Cox su Unsplash) - piemontentopnews.it

La tassa sugli animali domestici che sta facendo discutere le famiglie italiane: tutte le curiosità e le implicazioni da conoscere.

Chiunque abbia un animale domestico sa che si tratta di molto più che un semplice “amico a quattro zampe”. Cani e gatti (i più diffusi, ma non esistono solo loro) sono membri della famiglia a tutti gli effetti, con una ciotola riservata, una cuccia comoda e, spesso, più coccole del resto dei conviventi.

Negli ultimi anni, il numero di animali da compagnia è cresciuto vertiginosamente. Non è raro vedere passeggini per cani, gatti con profili Instagram e persino feste di compleanno a loro dedicate, con tanto di torta (rigorosamente senza cioccolato). Insomma, sono ovunque e noi, in fondo, li adoriamo.

Il legame affettivo è ormai profondissimo. Si parla di “pet therapy”, di compagnia per anziani, bambini, persone sole. Un cane può migliorarti la giornata con uno sguardo, un gatto con un ronron strategico può sciogliere anche il cuore più indurito.

Naturalmente, tutto questo amore ha un costo. Tra cibo, vaccini, toelettatura e visite veterinarie, mantenere un animale non è esattamente economico. E come se non bastasse, ecco che spunta una nuova voce da aggiungere alla lista: la famigerata Tassa Fido.

La tassa Fido: nuova batosta per gli italiani?

Ebbene sì, dopo anni di croccantini, vaccini, cuccette memory foam e tira-graffi di design, sembra arrivato il momento in cui anche il cane – o il gatto, seppur in misura minore – dovrà “contribuire” alla vita pubblica. O meglio: dovrà farlo il proprietario. Come? Mettendo mano al portafogli.

L’idea che circola è questa: un contributo economico annuale per ogni animale domestico. La cifra non è esorbitante, almeno sulla carta: una cinquantina di euro per Fido, qualcosa in meno per Micio. Ma per chi ha più di un animale, il conto inizia a diventare una somma interessante. Il tutto dovrebbe servire, in teoria, a migliorare i servizi destinati agli animali. Sottolineiamo: in teoria.

cane e gatti
Gli animali domestici (Foto di Dmitry Egorov da pexels) – piemontetopnews.it

La nuova spesa che fa discutere

Alla fine, però, è bene tenere i nervi saldi: questa tassa in Italia, almeno per ora, non esiste. È solo un’ipotesi che ogni tanto riaffiora nel dibattito, come un cane che torna sempre alla stessa aiuola. Ma altrove è realtà: in Germania i cani sono regolarmente tassati, in Svizzera e Austria pure. E in alcune grandi città cinesi, registrare un cane può costare quanto una bici elettrica.

Insomma, non è fantascienza. È solo una questione di tempo. O di governo. Potrebbe anche accadere che qualcuno la metta davvero sulla carta all’ordine del giorno.