€ 100 risparmiati ogni mese con il trucco della camicia | A fine anno ci paghi le vacanze
Camicie (freepik) - piemontetopnews.it
Un metodo semplice e divertente per mettere da parte 100 euro al mese senza accorgertene: a fine anno il risparmio diventa la tua prossima vacanza.
Risparmiare sembra spesso una missione impossibile: bollette, spese impreviste, piccoli sfizi quotidiani…e a fine mese resta ben poco da parte.
Eppure esiste un metodo curioso, chiamato da molti “il trucco della camicia”, che può trasformarsi in un vero salvadanaio invisibile.
Con questo semplice accorgimento puoi arrivare a mettere da parte fino a 1.200 euro in un anno, abbastanza per regalarti una vacanza senza sensi di colpa.
Non serve essere sempre rigorosi: l’importante è ripetere il gesto più volte. Il segreto sta nella costanza e nella sorpresa.
Segui questo trucco per risparmiare
Il risparmio consiste nella capacità di mettere da parte una parte delle nostre risorse attuali per garantire sicurezza, opportunità e serenità nel futuro. Non si tratta di rinunciare costantemente, ma di scegliere con consapevolezza, costruendo una sicurezza. Questo perché avere un fondo d’emergenza significa non dover ricorrere a prestiti costosi o indebitarsi quando le cose vanno storte.
Ma non solo, anche per togliersi degli sfizi. Se non si vuole rinunciare a niente, intervengono le camicie. Capo fondamentale nel guardaroba (eleganti, versatili, capaci di passare dal contesto formale a quello casual con semplicità), la camicia, se si conosce questo trucco, può costituire un vero investimento nel tempo.
La camicia alleato del risparmio
Ogni anno milioni di tonnellate di abiti finiscono in discarica: vestiti che spesso sono ancora utilizzabili, che contengono fibre naturali, che potrebbero avere una seconda vita. La produzione di nuovi capi comporta costi ambientali altissimi: consumo di acqua (il cotone è particolarmente “assetato”), uso di pesticidi, energia per la trasformazione, inquinamento da coloranti. Il riutilizzo creativo delle camicie usate porta con sé diversi vantaggi. La riduzione dei rifiuti, il risparmio di risorse naturali, meno emissioni e inquinamento. L’originalità e lo stile personale sono un altro beneficio: un oggetto upcycled è unico e, invece di acquistare “di massa”, si può avere qualcosa progettato o modificato personalmente. C’è anche un risparmio economico, perché il riutilizzo porta a spendere meno: anziché comprare nuovi capi, si trasformano quelli vecchi. Anche gli scarti possono servire per parti, accessori e rigenerazione.
Le camicie in cotone o lino possono diventare magliette o top estivi tagliando maniche o collo, modificando la lunghezza, aggiungendo spalline o ricami; possono trasformarsi in vestiti, perché un modello oversize da camicia può diventare abito corto o mini-dress, oppure la parte inferiore può servire per una gonna. Dai taschini possono nascere accessori come portamonete, fasce per capelli, foulard o sciarpe leggere. I tessuti possono essere usati per decorazioni della casa come cuscini, tovagliette o runner da tavolo. I tagli di diverse camicie in cotone o lino possono essere assemblati in un quilt o in una coperta patchwork, creando una continuità visiva interessante e un valore affettivo. Il risparmio concreto varia: se una camicia costava 30-40 €, trasformandola in un top o in una borsa fai-da-te si spende solo qualche euro per filo o piccoli materiali aggiuntivi, con un risparmio immediato di decine di euro. Evitando l’acquisto di nuovi prodotti come borse, tovagliette o strofinacci, ogni pezzo fai-da-te riduce la spesa complessiva della casa. Con un po’ di pratica e acquistando materiali di base usati come bottoni, zip o parti di cucito, il costo per progetto può rimanere molto basso.