€ 5.033,10 immediati se porti questo modulo all’amministratore di condominio | Ne hai il pieno diritto

Soldi e condominio (web) - Piemontetopnews.it

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La gestione di un condominio è spesso una fonte inesauribile di tensioni e malumori, con gli amministratori al centro delle critiche.

Molti si chiedono quali siano i reali limiti di responsabilità di questa figura professionale, e soprattutto, quando i condomini possano tutelarsi efficacemente da una “cattiva gestione”.

Ebbene, una recentissima sentenza della Corte d’Appello di Bologna ha tracciato un confine netto, stabilendo parametri precisi per la diligenza richiesta.

Se il vostro condominio ha subito dei pregiudizi economici, c’è una notizia che potrebbe valere € 5.033,10, subito!

Un modulo, o meglio un preciso atto, portato all’attenzione dell’amministratore può fare la differenza tra il silenzio rassegnato e il risarcimento immediato. È un diritto poco conosciuto, ma ora cristallizzato dalla giurisprudenza.

L’inadempienza che costa cara

La responsabilità dell’amministratore di condominio è un tema complesso, ma la sentenza 1580/2025 della Corte d’Appello di Bologna ha fornito un chiarimento fondamentale, distinguendo tra due ambiti cruciali della sua attività: il recupero crediti verso i condomini morosi e il pagamento delle fatture ai fornitori. La Corte ha stabilito che l’omessa esecuzione forzata contro i condomini morosi non integra di per sé “mala gestio” se l’amministratore ha già avviato le procedure necessarie (decreti ingiuntivi e atti di precetto), e se dimostra che la successiva prosecuzione sarebbe stata inutile a causa della palese insolvenza del debitore.

L’amministratore, in questo caso, deve però aver informato l’assemblea sui rischi e costi di eventuali ulteriori azioni. In sintesi, se ha agito diligentemente, la colpa non è sua se i condomini restano insolventi. La situazione cambia drasticamente quando si parla di mancato pagamento delle fatture ai fornitori. Nel caso specifico analizzato dalla Corte emiliana, l’ex amministratore era rimasto totalmente inerte, omettendo di pagare il fornitore di energia nonostante la disponibilità di fondi sul conto condominiale. Questa negligenza ha causato la maturazione di interessi passivi a carico del condominio.

Multa amministratore condominiale (web) - Piemontetopnews.it
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I soldi ti spettano di diritto

La Corte d’Appello ha ritenuto tale omissione un palese inadempimento, condannando l’ex amministratore a risarcire il danno. Il totale liquidato ammontava a € 3.833,10 per gli interessi passivi, a cui si sono aggiunti € 1.200,00 liquidati equitativamente per ulteriore danno. Il risultato finale: l’ex amministratore è stato condannato al pagamento di € 5.033,10 al condominio. Questo verdetto rafforza un principio cruciale: l’amministratore risponde per danno concreto causato da una condotta non diligente. Se non paga un’obbligazione certa (come una bolletta) pur avendo i fondi, commette mala gestione ed è tenuto a risarcire il condominio di ogni costo aggiuntivo (interessi, more, ecc.).

Per il condominio, produrre la documentazione che dimostra il ritardo nei pagamenti in presenza di fondi è il “modulo” che apre la strada al risarcimento. La responsabilità, quindi, non è automatica, ma richiede la prova del danno effettivo che, con una gestione diligente, sarebbe stato evitato.