I piemontesi la mangiano anche a colazione, la ricetta perfetta per il freddo inverno | Le nonne la preparano tutti i giorni

La colazione (foto canva) - piemontetopnews.it
Una colazione piemontese fuori dagli schemi, tra profumi intensi e sapori decisi . Non proprio leggera, ma assolutamente irresistibile.
C’è chi la salta, chi la trasforma in un rituale zen e chi la affronta come una sfida personale. La colazione, quella vera, è una questione seria. Troppo spesso sottovalutata, eppure capace di decidere le sorti di un’intera giornata.
Per alcuni è caffè e via, per altri serve una tavolata degna di un brunch domenicale. Ma ammettiamolo: tutti abbiamo avuto, almeno una volta, quella fame che nessuna brioche riusciva a zittire.
Il profumo del pane tostato, il burro che si scioglie lento, un rumore di sottofondo che viene dalla cucina… È il segnale che sta per succedere qualcosa di importante. Di diverso. Forse un po’ esagerato per le 8 del mattino. Ma chi siamo noi per giudicare?
Perché sì, a volte serve una colazione fuori dagli schemi. Qualcosa che dia un senso al risveglio traumatico e alla sveglia che suona troppo presto. Qualcosa di serio, anche se apparentemente folle. Ecco la ricetta piemontese per affrontare le giornate fredde in arrivo.
La ricetta piemontese perfetta per affrontare il freddo
Si comincia da un peperone verde grande, che va messo intero in forno caldo a 200 °C per circa 45 minuti, finché la pelle non si abbronza per bene. Intanto, si può iniziare a tritare finemente una cipolla e scaldare due cucchiai d’olio extravergine in un tegame. Quando la cipolla comincia a diventare trasparente, si aggiungono 30 grammi di pancetta a cubetti (perché se dobbiamo farlo, facciamolo bene).
Una volta che il peperone è cotto, si lascia intiepidire, si pela con cura e si eliminano semi e parti interne, tagliandolo poi a pezzetti. A questo punto, si unisce al tegame insieme a 200 grammi di salsa di pomodoro, un pizzico di sale e una spolverata di pepe nero. Si lascia andare il tutto a fuoco moderato finché il sugo non prende consistenza e inizia a sembrare qualcosa di decisamente promettente.
Un piatto di sostanza
Ora entrano in scena i veri protagonisti: quattro uova fresche. Si preparano quattro piccoli tegamini da forno, si imburra il fondo e si versa in ciascuno un cucchiaio del sugo preparato. Al centro, si sguscia con delicatezza un uovo, e si sala leggermente solo l’albume. Tutto va in forno caldo a 180 °C per 20 minuti, giusto il tempo per far rapprendere l’albume e lasciar il tuorlo morbido, cremoso, da raccogliere con un pezzo di pane casareccio.
Il risultato? Una pietanza semplice ma intensa, rustica e ricca di sapore. Uova alla piemontese, per i puristi del secondo piatto o per chi ha deciso che la colazione non dev’essere per forza leggera, basta che sia memorabile. Ah, le dosi sono per 4 persone, quindi regoliamoci di conseguenza.