Batosta IMU, da ottobre l’importo sale a € 3.066, vi tolgono anche il sangue dalle vene | Italiani disperati
L'IMU diventa un incubo, da ottobre cambia tutto - Piemontetopnews.it (Foto X)
L’estate è alle spalle, è in arrivo il solito autunno all’insegna dei rincari: il più terribile non perdona i ritardatari.
La nostra vita e la nostra quotidianità sono ormai scanditi da degli acronimi. Le lettere iniziali di certe parole danno vita ad altri termini che un senso compiuto non ce l’hanno, salvo acquisirlo con il tempo.
La curiosità, che spesso diventa però anche un problema, è che spesso accade di non essere completamente a conoscenza di come l’acronimo in questione abbia preso forma. Con tutte le conseguenze del caso.
Per capire cosa una parola voglia dire è indispensabile conoscerne l’etimologia. In particolare nel caso degli acronimi. Si prenda il caso dell’IMU. Tutti sappiamo di cosa si tratta, se non altro per i danni che determina sul nostro bilancio.
Ma per cosa sta IMU? Il termine deriva da Imposta Municipale Propria, ma forse in questo caso neppure questo basta per far capire fino in fondo ai meno esperti di cosa si tratta. Ci può stare, del resto l’Imposta in questione è di formazione piuttosto recente.
IMU, novità senza fine: arriva la scadenza della paura
Ad introdurla fu infatti il governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011. Operativa a decorrere dal gennaio 2012, fino al 2013 è stata valida anche sull’abitazione principale, ma nel corso degli anni le modifiche apportate sono state talmente tante da creare inevitabile confusione e incertezza.
Uno dei corollari più preoccupanti e minacciosi quando si parla di IMU è infatti quello legato alla dichiarazione tardiva. Come sempre quando di mezzo ci sono le istituzioni la tolleranza nei confronti di un ritardo anche minimo è pari allo zero. E allora chi non ha ancora provveduto può già iniziare a mettersi l’anima in pace.
Ottobre da incubo: l’IMU cambia volto, in arrivo un autunno bollente
I contribuenti che non hanno rispettato la scadenza del 30 giugno per quanto riguarda l’obbligo dichiarativo di chi possiede immobili con variazioni rilevanti ai fini del calcolo avrebbero infatti dovuto tenere a memoria la data del 29 settembre. Un giorno storico, che ha dato anche il titolo a una celebre canzone, ma che in questo caso può fare rima con bagno di sangue.
Entro lunedì 29, infatti, era ancora possibile saldare la mancata presentazione. Poi, basta. Il decreto Sanzioni entrato in vigore il 1° settembre 2024 stabilisce sanzioni durissime se la dichiarazione non viene trasmessa entro 90 giorni dal termine ordinario. L’importo medio dell’IMU in Italia è di € 1.022, ma la sanzione prevista per chi non ha rispettato la scadenza di fine settembre può arrivare anche al 200% dell’importo, per un totale quindi di poco superiore ai 3000 euro. Una vera e propria mannaia, ma del resto se già cittadino avvisato è mezzo salvato, quello iper ritardatario può prendersela solo con sé stesso.