“PIEMONTESI SIETE TROPPO LENTI”, parole lapidarie che chiudono la porta al Bonus € 1.000 | O batti il record o niente bonifico

Addio bonus (web) - Piemontetopnews.it
Avete mai provato a essere più veloci della luce? Questa volta non è bastato. Un’opportunità d’oro si è trasformata in una gara di velocità degna di un videogioco.
Migliaia di famiglie hanno sperato in un aiuto concreto, ma si sono scontrate con una realtà ben più crudele.
Un’iniziativa a sostegno delle famiglie è finita per diventare un’amara lotteria.
Lotteria che ha lasciato a bocca asciutta chi non è riuscito a battere la velocità dei “click“.
Questa è la storia di una beffa che ha acceso la miccia di un dibattito politico infuocato.
La lotteria del ‘click day’
Il dibattito politico in Piemonte si è acceso dopo il ‘click day’ del Bonus Vesta, un contributo di 1.000 euro destinato alle famiglie con figli piccoli. Da una parte, Fratelli d’Italia esulta, fiera di aver stanziato 10 milioni di euro che raggiungeranno 10 mila famiglie. Dall’altra, l’opposizione, guidata da Avs e Movimento Cinque Stelle, alza la voce, definendo l’iniziativa una “lotteria farsa”. Le critiche sono aspre e puntano il dito contro una misura che, pur volendo sostenere le famiglie del ceto medio, non è riuscita a coprire tutte le richieste. In appena 30 minuti, i fondi sono andati esauriti, lasciando a bocca asciutta chi non è riuscito a battere la velocità dei “click”. Un fallimento che, secondo Disabato, Unia e Coluccio (M5S), è una “brutta pagina per la politica piemontese”.
Le accuse dell’opposizione non sono rimaste inascoltate. La vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli, ha risposto in modo veemente, definendo l’iniziativa un “successo” e replicando alle critiche: “L’assegnazione avvenuta senza gli intoppi a cui ci avevano abituato i click day in salsa cinque stelle. L’opposizione in Regione ha passato mesi a dire che non era una misura necessaria. Ora si lamentano che i fondi erano pochi”. La Montaruli ha inoltre sottolineato che il gran numero di richieste dimostra solo quanto una misura del genere fosse necessaria. L’esponente di Fratelli d’Italia, Vercellotti, ha rincarato la dose: “La sinistra sperava in un flop di partecipazione e in difficoltà del sistema informatico. Invece si è registrata una domanda straordinaria che conferma come la strada intrapresa sia quella giusta”.
La “stangata” al ceto medio
La polemica, tuttavia, non si esaurisce nel dibattito sulla rapidità del ‘click day’. L’opposizione ha infatti sollevato un’altra questione cruciale: la presunta contraddizione tra il Bonus Vesta e la recente “stangata” Irpef che ha penalizzato proprio le famiglie di ceto medio. Avs, per voce di Ravinale, Cera e Marro, ha rimarcato come questo bonus sia destinato a nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro, ovvero “proprio quelle a cui Cirio & co hanno alzato le tasse solo un mese fa!”. Una mossa che viene definita “un’ingiustizia palese e insopportabile”, soprattutto se si considera che 70.000 famiglie sono rimaste escluse dai contributi per i libri e i trasporti scolastici.
Al di là delle accuse reciproche, la questione sollevata dal dibattito riguarda sia il metodo che la quantità delle risorse. L’opposizione chiede una misura strutturale che possa aiutare tutte le famiglie che ne hanno diritto, senza costringerle a partecipare a una “lotteria” basata sulla velocità di connessione. D’altro canto, Fratelli d’Italia difende l’iniziativa come un esempio di “concretezza”, promettendo di lavorare per aumentare i fondi in futuro.