In arrivo la stangata per chi vive in affitto, 6 mesi di canone da pagare il 1 ottobre | La legge non lascia scampo

Affitti, le regole che vincolano locatore e conduttore - Piemontetopnews.it

Affitti, le regole che vincolano locatore e conduttore - Piemontetopnews.it (Foto X)

Trovare un affitto a prezzi ragionevoli in Italia è diventato una missione impossibile? Con la nuova legge le cose andranno sempre peggio.

Un lavoro stagionale, la frequentazione universitaria o magari, nello scenario meno auspicabile, la necessità di vivere per un certo periodo lontano dal proprio paese natale o comunque dal domicilio abituale.

Sono solo alcune delle cause che possono spingere a cercare un affitto. Una vera e propria impresa in un mercato immobiliare come quello italiano impazzito da tempo e sempre più lontano dalla vita reale.

Vero che più ancora che un’auto la casa rappresenta il bene per eccellenza per ciascuno di noi. Chi ce l’ha di proprietà non fa trascorrere un solo giorno senza benedire la scelta, propria o dei genitori, di aver investito nel famoso mattone.

A chi invece ogni mese deve riconoscere la quota dell’affitto al proprietario non resta che confidare nella clemenza dello stesso, perché al giorno d’oggi uno sfratto rischia davvero di determinare un vero e proprio dramma.

Recedere da un affitto è impossibile: la legge che incastra l’inquilino

Un lavoro stagionale o precario, quindi senza un contratto a tempo indeterminato, e magari una famiglia a carico, rischiano di diventare macigni insostenibili se c’è la necessità di trovare un nuovo tetto sotto il quale dormire.

Quella degli affitti è ormai diventata una vera e propria giungla, eppure a volte può accadere anche il contrario. Ovvero che non sia il proprietario, bensì il conduttore, a chiedere il recesso del contratto già firmato. Ebbene, se anche così fosse non ci sarebbe scampo: per evitare il disastro economico non basterebbero neppure i classici motivi di giusta causa.

Come recedere da un contratto d'affitto - Piemontetopnews.it
Come recedere da un contratto d’affitto – Piemontetopnews.it (Foto X)

Vado via domani e continuo a pagare per mesi: l’incubo è servito

La legge consente infatti al conduttore di recedere dal contratto di locazione in presenza di gravi motivi che rendano oggettivamente impossibile la prosecuzione del rapporto. Le ragioni addotte non possono però dipendere dalla volontà dell’inquilino. Insomma, se si viene licenziati o trasferiti altrove o se si subisce un grave infortunio che non consenta di fare a piedi le scale di un palazzo senza ascensore recedere dal contratto d’affitto sarebbe possibile, ma con un’inquietante postilla.

Supponendo infatti l’intenzione di chiudere il rapporto dal prossimo 1° ottobre il conduttore deve comunque dare al proprietario il preavviso di pagamento fino al 1° aprile, ovvero per i 6 mesi successivi, che dovranno venire pagati regolarmente. Accordi privati restano sempre possibili, ma la legge in questo senso non concede troppi margini di manovra obbligando a sostenere di fatto per mezzo anno due affitti, quello vecchio e quello da individuare dopo il cambiamento dello status lavorativo e/o fisico. Una doppia mazzata e una doppia beffa, risolvibile firmando contratti d’affitto brevi. A patto di trovarne senza rischiare di venire presi per il collo…