Il Borgo piemontese dove si insegna il ripopolamento, l’età media è di 37 anni | Esempio dell’eccellenza italiana

Da borgo dimenticato ad attrazione, il Piemonte fa scuola - Piemontetopnews.it (Foto X)
In Italia storia e cultura sono ovunque: la storia dell’ex borgo abbandonato del cuneese fa il giro del mondo.
Date un problema all’italiano medio e quasi sempre vi verrà risolto. Meglio se il tentativo di soluzione viene affidato ad un lavoro di gruppo, perché più cervelli insieme possono partorire più idee e confrontarsi. E perché, si sa, l’unione fa la forza. Soprattutto nel Belpaese.
Le calamità naturali che si sono abbattute ciclicamente sullo Stivale, da alluvioni a terremoti, producendo morti e devastazioni, hanno messo a dura prova tempra e coraggio di milioni di abitanti.
Se non abbandonati, quantomeno non sempre assistiti con tempestività dalle istituzioni, uomini e donne si sono rimboccati le maniche, spalando il fango con le mani e mescolando le lacrime della paura e della sofferenza con il sudore della fatica.
Questa è l’Italia, ma ovviamente il concetto non va preso troppo alla lettera. Non siamo infatti solo quelli dell’emergenza, bensì anche un popolo che trasuda cultura e spirito di iniziativa, necessario per valorizzare i tanti luoghi incantevoli del Paese inspiegabilmente dimenticati.
Il borgo dimenticato è diventato un’attrazione mondiale: tutti guardano al Piemonte
Il fenomeno dell’emigrazione che ha caratterizzato l’Italia fin dalla fine del XIX secolo ha fatto sì che tanti piccoli paesi di provincia diventassero virtualmente gemellati con città dell’Argentina o del Brasile, mete preferite da parte di molte famiglie per cercare lavoro. L’emigrazione però non ha avuto solo l’estero come direzione.
Tanti sono i casi di piccoli borghi abbandonati dalla popolazione per trasferirsi nella metropoli vicina. Il Piemonte non fa ovviamente eccezione e in tal senso la storia di Ostana sembra quasi una favola. Il piccolissimo borgo in provincia di Cuneo, posto sulle pendici del Monviso a 1000 metri d’altitudine a Sud della Valle Po, si è negli anni completamente svuotato a causa dell’emigrazione verso Torino.
Altro che 7 abitanti: l’ex paese fantasma oggi è un centro culturale internazionale
Negli anni ’80 il numero degli abitanti era sceso a 7 unità. Un’ingiustizia per quello che fa parte della lista dei borghi più belli d’Italia creata dall’ANCI. Così gli ex abitanti di Ostana si sono sentiti in dovere di fare qualcosa di bello per il proprio passato. Quello che ne è uscito è stato un vero capolavoro.
Tra case recuperate rispettando l’architettura alpina e la rivalutazione del patrimonio della cultura occitana attraverso eventi di portata internazionale oggi Ostana conta circa 100 abitanti con un’età media di 37 anni. Ci sono anche tanti bambini e il borgo è diventato un modello studiato in tutto il mondo. Dal 2004 è in vita il ‘Premio Ostana – Scritture in Lingua Madre’, premio letterario per le lingue minoritarie che prevede incontri, dibattiti, letture in lingua minoritaria ed esibizioni musicali ed artistiche con personalità e scrittori da ogni dove. L’ex paese fantasma oggi è un borgo-laboratorio, studiato a livello internazionale. In quale altro posto se non in Italia sarebbe possibile tutto questo?