Comunicato ufficiale INPS: il Bonus Psicologo è cancellato in via definitiva | Curatevi a casa “manualmente”
Bonus psicologo (web) - Piemontetopnews
C’è una notizia che sta scuotendo l’Italia, e riguarda il sostegno alla salute mentale, un argomento sempre più centrale nella nostra società.
Sembrava che l’aiuto per un percorso di psicoterapia fosse finalmente garantito per tutti, ma un annuncio ufficiale ha messo in discussione tutto.
Che cosa è successo? Una doccia fredda che ha lasciato molti a bocca aperta, mentre altri si sentono traditi.
Le speranze di un sostegno concreto sembrano svanire, lasciando un vuoto inaspettato.
Preparatevi a scoprire il dietro le quinte di una decisione che potrebbe cambiare l’approccio alla cura della persona in Italia.
Un annuncio a sorpresa
L’INPS ha pubblicato la circolare con tutti i dettagli per il Bonus Psicologo 2025, una misura che sembrava essere in bilico ma che, in realtà, è stata confermata e resa strutturale dalla Legge di Bilancio 2023. Il contributo è pensato per sostenere chi, a causa di ansia, depressione e stress, ha bisogno di un percorso di psicoterapia, soprattutto dopo le difficoltà legate alla pandemia. La notizia ha rassicurato molti, ma ci sono alcune importanti novità da considerare. Per accedere al bonus, i requisiti sono due: la residenza in Italia e un ISEE ordinario o corrente valido e non superiore a 50.000 euro. La domanda può essere presentata in via telematica dal 15 settembre al 14 novembre 2025.
Un’importante novità per quest’anno è che se un beneficiario non effettua almeno una seduta entro 60 giorni dall’accettazione della domanda, il suo bonus verrà automaticamente annullato, con uno scorrimento della graduatoria per chi è in lista d’attesa. Il bonus è pensato per essere un aiuto concreto e l’importo varia in base all’ISEE del richiedente. Il contributo massimo è di 1.500 euro per chi ha un ISEE inferiore a 15.000 euro. Se l’ISEE è compreso tra 15.000 e 30.000 euro, il contributo massimo scende a 1.000 euro, mentre per un ISEE tra 30.000 e 50.000 euro il tetto massimo è di 500 euro. Ogni seduta può essere rimborsata per un massimo di 50 euro e il pagamento viene erogato direttamente ai professionisti, senza rimborsi al cittadino.
A Trento è diverso
Nonostante l’ufficialità e la conferma della misura, c’è un caso specifico che sta facendo discutere: i residenti nella Provincia autonoma di Trento non potranno usufruire del bonus. L’INPS ha chiarito che la Provincia ha comunicato al Ministero della Salute la volontà di non finanziare la prestazione, bloccando di fatto la possibilità per i cittadini trentini di presentare domanda.
Questa decisione ha sollevato un’ondata di polemiche, poiché crea una disparità tra cittadini italiani e lascia una fetta della popolazione senza un supporto che era stato promesso a livello nazionale.