La più grande azienda torinese di sempre assume: “70 euro al giorno puliti puliti” | Non servono lauree speciali

Lavoro (web) - Piemontetopnews.it
Il futuro dell’industria torinese è appeso a un filo, ma un’opportunità inattesa potrebbe cambiare il destino di molti lavoratori.
La notizia, che sta facendo il giro della città, riguarda l’azienda simbolo di un’intera regione.
La proposta economica è di quelle che fanno girare la testa, con un guadagno giornaliero che farà gola a tantissimi.
Ma cosa c’è dietro questa offerta apparentemente vantaggiosa? Una possibilità di lavoro per chi non ha lauree o specializzazioni particolari si affaccia all’orizzonte.
L’annuncio, che scuote le fondamenta di un settore in crisi, sta già suscitando reazioni contrastanti.
Un’offerta di lavoro che nasconde una crisi
La proposta arriva direttamente da Stellantis, il colosso che ha ereditato la storia della Fiat, da sempre cuore pulsante dell’industria torinese. In un incontro con i sindacati, i manager hanno presentato ai dipendenti delle Carrozzerie di Mirafiori un’opportunità di lavoro in trasferta. La destinazione è lo stabilimento di Kragujevac, in Serbia, l’ex fabbrica della Zastava, dove a breve inizierà la produzione della nuova Grande Panda. Il problema, però, è che la produzione attuale è ben al di sotto dei target previsti, e l’azienda ha bisogno urgente di manodopera per raggiungere l’obiettivo di 500 vetture al giorno.
Questo annuncio, sebbene mascherato da “opportunità”, è un segnale evidente della profonda crisi che sta vivendo il settore automotive a Torino. Con i contratti di solidarietà in atto fino a gennaio e una produzione a Mirafiori ridotta all’osso (500 veicoli elettrici al giorno), l’invito a trasferirsi all’estero suona come l’ennesima beffa. Un centinaio di operai ha già accettato per brevi periodi, e altri sono arrivati da Marocco e Nepal, ma l’azienda cerca di accelerare ulteriormente i ritmi, puntando sui lavoratori torinesi.
Non tutti sono d’accordo
La proposta economica è allettante sulla carta: oltre allo stipendio pieno, che sostituisce la paga ridotta dalla cassa integrazione, l’azienda offre un’indennità giornaliera di circa 70 euro, pasti inclusi. Un guadagno che può arrivare a quasi 2.100 euro al mese, che si aggiungono allo stipendio base. Eppure, la risposta dei sindacati non è stata unanime e positiva. Gianni Mannori della Fiom Cgil ha espresso la sua delusione: “Ci aspettavamo lavoro a Mirafiori, non a Kragujevac, in Serbia. Qui serve un nuovo modello oltre la 500 ibrida, non trasferte mal pagate”.
La perplessità cresce tra i rappresentanti dei lavoratori, che mettono in discussione la strategia di Stellantis. Igor Albera della Fim Cisl ha dichiarato che l’offerta avrebbe senso solo per “una manciata di tecnici specializzati”, mentre Gianluca Rindone della Uilm teme che la proposta possa nascondere future brutte sorprese. “Siamo rimasti in pochi, meno di 3 mila operai delle Carrozzerie. Se mandiamo gente in Serbia chi produrrà la 500 ibrida?”. La domanda rimane aperta, e il futuro della storica fabbrica torinese appare ancora più incerto.