Emergenza ittica totale: non mangiare questo pesce, è avariato | L’allarme lanciato dalla capitaneria di porto
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Allarme alimentare: maxi sequestro di pesce senza etichetta. Non era avariato e quindi donato in beneficenza
Un’importante operazione di controllo ha scosso il litorale di Gallipoli, dove la Guardia di Finanza ha sequestrato circa 100 chilogrammi di prodotti ittici.
L’azione, condotta dai militari della Sezione Operativa Navale di Gallipoli in collaborazione con i tecnici della ASL di Lecce, si è svolta all’interno di un’attività specializzata nella vendita e conservazione di pesce.
La ragione del sequestro è stata la mancanza di etichettatura e tracciabilità, che ha impedito di risalire all’origine e al percorso dei prodotti, un’irregolarità che viola le severe normative europee e nazionali sulla sicurezza alimentare.
Per queste gravi mancanze, al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di circa 12mila euro.
Dalla rete alla tavola: cosa si nasconde dietro a un’etichetta
Le operazioni di controllo nel settore ittico sono fondamentali per garantire la sicurezza alimentare, tutelare la salute dei consumatori e prevenire frodi commerciali. Queste attività sono svolte da diverse forze dell’ordine e agenzie specializzate, ciascuna con compiti specifici. L’operazione di Gallipoli rientra in un più vasto piano di controlli messo in atto dalla Guardia di Finanza di Bari per rafforzare la vigilanza lungo le coste salentine.
Secondo le disposizioni di legge ogni prodotto ittico deve avere un’etichetta che ne indichi la provenienza (zona di pesca o allevamento), il metodo di produzione, la data di cattura e il nome scientifico e commerciale della specie. La mancanza di queste informazioni rende il prodotto potenzialmente pericoloso, poiché non si può risalire alla sua storia. I controlli sanitari mirano a verificare che il pesce sia conservato correttamente e che non contenga agenti patogeni, parassiti o sostanze inquinanti (metalli pesanti).
Un pesce “irregolare” ma idoneo al consumo
L’obiettivo principale delle operazioni di controllo è tutelare la salute pubblica, garantendo che i prodotti ittici che arrivano sulle tavole dei consumatori siano sicuri e conformi alle normative vigenti. In particolare il prodotto sequestrato, nonostante l’assenza di tracciabilità, che di norma solleva seri dubbi sulla freschezza e la sicurezza del prodotto, ha superato le verifiche immediate condotte dai sanitari della ASL. L’Azienda Sanitaria Locale ha confermato le buone condizioni e l’idoneità al consumo umano.
Questo esito ha permesso alle autorità di destinare i prodotti a un fine solidale. Su disposizione delle autorità competenti, l’intera quantità di pesce è stata donata a diverse associazioni caritatevoli del territorio, tra cui la Caritas diocesana di Nardò-Gallipoli, trasformando un’operazione di polizia in un gesto di solidarietà.