L’industria dell’auto frena il Piemonte: l’allarme Cassa Integrazione

La FIAT perde colpi

Lo storico marchio della FIAT - Wikicommons - Piemontetopnews.it

La crisi economica coinvolge anche i settori tradizionalmente più floridi. Il mercato dell’auto rischia di mandare in crisi il Piemonte

Il Piemonte è una delle regioni italiane senza dubbio tra le più ricche ed economicamente floride. Uno dei segreti dell’alto livello di benessere costruito e mantenuto nel corso degli anni è manco a dirlo il settore manifatturiero e in particolare l’industria dell’automobile.

Nel corso dei decenni il gruppo FIAT ha saputo gestire, incassare e alla lunga superare parecchi momenti difficili, concentrati in particolare nel decennio che va dal 1970 a tutto il 1980. Ora però qualcosa di molto più complesso si sta verificando.

Il mercato dell’auto infatti sta attraversando un momento di particolare difficoltà. Mentre l’economia nazionale mostra segnali di ripresa, il cuore produttivo della regione batte a un ritmo più lento, soffocato dalla crisi che ha investito il comparto automobilistico.

L’unico vero motore di crescita in questo scenario sembra essere rappresentato dai cantieri del PNRR, che stanno iniettando liquidità e creando posti di lavoro, ma che da soli non bastano a compensare il deficit.

Mercato dell’auto in crisi irreversibile

Il segnale più preoccupante arriva dai dati relativi alla cassa integrazione. Secondo le ultime rilevazioni le ore autorizzate sono cresciute di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento esponenziale riflette le difficoltà delle aziende del settore auto, che stanno riducendo la produzione a causa della contrazione del mercato, dei costi elevati dell’energia e delle incertezze legate alla transizione verso l’elettrico.

La cassa integrazione è un campanello d’allarme che non può essere ignorato, in quanto preannuncia possibili esuberi e una crisi occupazionale di vaste proporzioni. Il calo della produzione di auto, in particolare quelle a combustione interna, sta avendo un impatto a catena su tutto l’indotto che in Piemonte è vastissimo. Le aziende che producono componenti, la logistica e i servizi ad essi collegati stanno subendo una flessione significativa.

Un valido sostegno sono i fondi del PNRR
Il Piemonte si appoggia ai fondi del PNRR – Wikicommons – Piemontetopnews.it

I dettagli della crisi e le prospettive per il futuro

Il problema non riguarda solo i grandi stabilimenti ma anche le piccole e medie imprese che dipendono direttamente o indirettamente dall’industria dell’auto. In questo contesto i fondi del PNRR rappresentano una boccata d’ossigeno. I cantieri per la realizzazione di nuove infrastrutture, la riqualificazione energetica degli edifici e i progetti di digitalizzazione stanno creando nuove opportunità e sostenendo l’occupazione.

Tuttavia la loro natura temporanea e la loro concentrazione in settori specifici non permettono di compensare in modo strutturale la crisi del settore auto. La sfida per la Regione Piemonte è duplice: da un lato sostenere l’industria dell’auto nella difficile transizione verso l’elettrico, dall’altro diversificare l’economia e investire in settori innovativi per ridurre la dipendenza da un unico comparto.