Ultim’ora: chiusa l’aziena piemontese più vecchia di sempre | “Andate a casa e restateci”: dipendenti licenziati

azienda ormai chiusa - fonte_Canva - piemontetopnews.it
Un fulmine a ciel sereno squarcia il cielo del Piemonte. Un nome che da decenni è un’istituzione, un punto di riferimento per l’intera comunità, cessa di esistere.
La notizia si è diffusa in un baleno, lasciando tutti attoniti e increduli.
Cosa è successo davvero dietro le porte di un’azienda che sembrava eterna? E quali sono le conseguenze per chi ha dedicato una vita intera al suo lavoro?
La frase che si sono sentiti dire i dipendenti risuona come una condanna, ma è solo l’inizio di una storia ben più complessa e dolorosa.
La realtà è che un pezzo di storia piemontese scompare per sempre, e il futuro di decine di famiglie è ora appeso a un filo.
Chiusura inaspettata
Granozzo con Monticello, in provincia di Novara, si sveglia con una notizia sconvolgente. La storica azienda Intermarp, specializzata nella produzione di mescole e articoli tecnici in gomma, ha chiuso i battenti. Una decisione improvvisa e inaspettata che ha segnato la fine di un’era per la piccola realtà industriale del territorio. Fondata nel lontano 1947, l’Intermarp era una delle imprese più longeve del Piemonte, un punto di riferimento per l’occupazione e per il tessuto sociale locale.
L’annuncio della chiusura è arrivato senza preavviso, lasciando i dipendenti in un limbo di incertezza. Per 15 famiglie, il futuro è ora un’incognita, con la perdita del posto di lavoro che si abbatte come un macigno sulla loro quotidianità. La chiusura dell’Intermarp non è solo la fine di un’attività produttiva, ma rappresenta un colpo durissimo per l’identità di un intero paese. L’azienda era un simbolo di stabilità e tradizione, e la sua scomparsa lascia un vuoto difficilmente colmabile.
Le rassicurazioni dei sindacati
Immediatamente dopo l’ufficializzazione della chiusura, le sigle sindacali si sono attivate per tutelare i lavoratori coinvolti. Sebbene il licenziamento sia ormai effettivo, i sindacati si sono spesi per rassicurare i dipendenti riguardo ai loro diritti. È stato infatti comunicato che i fondi delle liquidazioni sono garantiti. Se da un lato questo offre un minimo di sollievo in un momento di grande difficoltà, dall’altro non annulla l’amarezza per la perdita del lavoro e per il crollo di una realtà che era parte integrante della loro vita. L’obiettivo ora è fornire tutto il supporto necessario ai lavoratori per orientarsi nel mondo del lavoro e trovare nuove opportunità, una sfida non facile in un contesto economico già complesso.
Le cause precise che hanno portato a questa drastica decisione non sono ancora del tutto chiare, ma si inseriscono in un panorama economico che da tempo mette a dura prova le piccole e medie imprese. L’addio all’Intermarp, con i suoi dipendenti costretti a fare i conti con un futuro incerto, è un campanello d’allarme per l’intera economia piemontese, un monito sulla fragilità di un sistema che fatica a resistere agli scossoni del mercato.