Ultim’ora: introdotta la tassa per le famiglie SENZA FIGLI | 500 euro al mese che ci strappano dal portafogli

paura tra le famiglie

Famiglie terrorizzate - pexel - piemontetopnews.it

 

In Italia oggi vivere con dignità è diventato un atto di resistenza quotidiana. Le famiglie, sempre più spesso, si trovano costrette a fare i conti con bilanci domestici fragili, schiacciati da un sistema fiscale pesante e da un costo della vita che non accenna a diminuire.

L’elenco delle spese è noto a chiunque: affitto o mutuo da pagare ogni mese, bollette che lievitano in silenzio ma inesorabilmente, spesa alimentare che assorbe una parte sempre più consistente del reddito. Una volta saldati questi obblighi di base, resta poco, se non nulla.

Senza contare l’energia, l’acqua, la telefonia e le utenze varie che ormai rappresentano un peso fisso, eppure incerto, capace di scombinare i conti anche solo per un ritardo o un aumento improvviso.

A volte non basta nemmeno tagliare il superfluo, perché ciò che rimane da gestire è comunque troppo, soprattutto se il reddito familiare è basato su un solo stipendio o su contratti instabili, sempre più diffusi in un mercato del lavoro che non offre garanzie.

La difficoltà delle famiglie

La realtà è che oggi mantenere una casa significa vivere in tensione continua. Se si ha la fortuna di possedere un’abitazione, bisogna metterla in sicurezza, tenerla in buono stato, affrontare eventuali imprevisti, magari pagare un condominio. Se invece si vive in affitto, ci si muove dentro una condizione ancora più precaria, con costi spesso sproporzionati rispetto agli stipendi, soprattutto nelle grandi città.

Tutto questo succede mentre i prezzi continuano a salire, i servizi pubblici faticano a rispondere e le politiche di sostegno appaiono spesso lente, macchinose o poco efficaci. Per chi ha figli, poi, il percorso si fa ancora più ripido. Crescerli richiede un impegno economico notevole. A ogni inizio di anno scolastico si sommano spese per libri, materiale didattico, trasporti, mensa, attività pomeridiane.

E se un bambino ha bisogno di una visita specialistica o di supporto extra scolastico, le famiglie si trovano a scegliere tra salute ed equilibrio economico. Il paradosso è che in un paese che invoca da anni l’incremento delle nascite, crescere dei figli è considerato quasi un lusso.

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Nuova tassa sulle famiglie – pexel – piemontetopnews.it

La tassa per chi non ha figli

In questo contesto di tensione generalizzata, anche piccoli aiuti possono fare la differenza. Ma non sempre arrivano in modo equo o coerente. È il caso della Carta Dedicata a te, il sostegno da 500 euro introdotto dal governo per aiutare le famiglie a far fronte all’inflazione. Nel 2024 i fondi erano disponibili da luglio, mentre per il 2025 non si è ancora vista una data certa. Il governo assicura che la misura sarà rinnovata, ma nel frattempo i cittadini aspettano, confusi e poco informati.

A rendere ancora più amara la questione è il fatto che la carta non spetta a tutti. Il requisito fondamentale è avere nel proprio nucleo familiare almeno un figlio. Chi è solo, o in coppia senza figli, resta escluso automaticamente, anche se vive in condizioni economiche critiche. Così quello che dovrebbe essere un aiuto si trasforma in un’ulteriore ingiustizia. La misura non considera i bisogni complessivi della persona, ma segmenta la povertà in categorie, come se alcune difficoltà fossero più meritevoli di altre. Per molti, dunque, questa carta è vissuta come una tassa indiretta. Invece di alleviare la pressione sulle famiglie, si rischia di creare nuove disuguaglianze.