Ma quale Puglia? A 2 passi da Gallipoli c’è una spiaggia orripilante | Qui l’acqua è più marrone di una fogna

Acque marroni (pexels) - Piemontetopnews.it
Sogniamo tutti l’estate perfetta, fatta di sole, spiagge da cartolina e acque cristalline ma non sempre si è così fortunati.
La Puglia, con le sue coste mozzafiato, sembra l’incarnazione di questo sogno per molti.
Ma cosa succede quando la realtà si scontra con l’immaginazione e una destinazione vicina tradisce ogni aspettativa?
Un quadro talmente desolante da far vacillare ogni certezza sulla bellezza del Mediterraneo.
Preparatevi a scoprire dove si trova questa macchia nera sulla mappa delle vacanze e perché l’apparenza inganna in modo così brutale.
Il lato oscuro delle vacanze
L’Europa si vanta di avere alcune delle coste più belle del mondo. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, i dati del 2024 confermano questa eccellenza: ben l’85,4% delle acque balneabili del continente è stato giudicato di qualità “eccellente”, con il 96% che raggiunge almeno la qualità minima. Tuttavia, in questo panorama idilliaco, esiste anche un lato oscuro, rappresentato da un 1,5% di acque balneabili classificate come di scarsa qualità. La maggior parte di queste aree problematiche riguarda laghi e fiumi, ma anche alcune zone costiere del nostro amato Mediterraneo non superano l’esame. È qui che entra in gioco l’Albania.
Mentre l’Italia, in particolare la Puglia, rimane un’icona di qualità e bellezza, il “passo” che ci separa dalla costa albanese nasconde talvolta spiagge la cui realtà è ben lontana dall’immaginario collettivo. Sebbene l’Albania stia diventando una meta turistica sempre più ambita, non tutte le sue coste sono un paradiso. Alcune località, spesso a ridosso di centri abitati o foci di fiumi, presentano acque talmente torbide e inquinate da essere definite “orripilanti”, con colori che virano al marrone e una carica batterica allarmante, un vero e proprio pugno nello stomaco per chi spera in un tuffo rinfrescante.
Un allarme ambientale che va oltre i confini
Queste situazioni non sono il frutto di una sfortunata coincidenza, ma il sintomo di problemi più profondi legati a una gestione ambientale ancora lacunosa. La mancanza di adeguate infrastrutture per il trattamento delle acque reflue, il deflusso di scarichi agricoli e l’inquinamento da parte di insediamenti urbani costieri sono spesso le cause principali. Questo fenomeno non solo rovina l’esperienza del bagnante, ma costituisce anche un serio pericolo per l’ecosistema marino. Mentre le acque costiere sono generalmente di qualità superiore rispetto a laghi e fiumi, questo non le rende immuni da un inquinamento locale e mirato.
In conclusione, l’appello a scegliere la Puglia invece di avventurarsi verso località albanesi inesplorate non è dettato da un campanilismo, ma da una necessaria cautela. Le vacanze sono un momento prezioso e meritano la massima qualità, soprattutto per quanto riguarda la salute. Prima di prenotare, un’occhiata alle valutazioni ufficiali e alle recensioni recenti è d’obbligo. Non lasciate che una foto ingannevole rovini il vostro relax.