Se a luglio hai usato la Postepay come carta di credito, sei nei guai: devi pagare 250 euro | Nuova tassa killer

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Se hai questa ti tocca pagare - piemontetopnews.it

Questa carta di credito ti può portare a gravi conseguenze. Se utilizzi una Postepay ti tocca pagare ben 250 euro. Proprio vero, è una tassa

Negli ultimi anni il modo di pagare è cambiato radicalmente. Il contante sembra davvero destinato a scomparire sotto una valanga di carte, pagamenti digitali e bonifici. Oggi ogni spesa, anche la più piccola, passa per un pos, un’app o una carta contactless.

Il pane, il caffè, la corsa in taxi, tutto tracciabile, tutto digitale. In ufficio o a casa, basta una semplice carta per completare la transazione senza il minimo sforzo. Una rivoluzione silenziosa ma totale che ha trasformato il denaro fisico in un ricordo sempre più lontano.

I negozi, grandi o piccoli, si sono adattati subito aprendo alle carte e ai pagamenti elettronici. Il pos è diventato centrale persino per spese di pochi euro. Anche chi vende frutta al mercato o il panino al chiosco ha ormai il piccolo lettore collegato al cellulare.

Il denaro elettronico ha molte forme, carte prepagate, carte di debito, app integrate, e ogni sistema punta alla massima velocità, praticità, tracciabilità. Il risultato, per molti consumatori, è una percezione di maggiore sicurezza ma anche di minor libertà. Il pagamento avviene subito, senza contante in tasca, e ogni movimento lascia una traccia digitale.

Le conseguenze della digitalizzazione

L’impatto di questa rivoluzione dei pagamenti sta cambiando anche il panorama degli sportelli. Molte banche e istituzioni stanno dismettendo atm nelle periferie dove l’uso del contante è ormai residuale. Le stazioni automatiche spariscono a favore di totem digitali o servizi online.

Anche i negozietti più piccoli si stanno attrezzando per i pagamenti elettronici, spesso offrendo sconti o incentivi per chi paga con carta. In alcune zone rurali o nelle aree disagiate l’assenza di atm complica la vita a chi ancora usa contante, ma la tendenza è chiara: si spinge sull’elettronico.

Non mancano però le critiche: attenzione alle truffe, phishing, clonazioni di carte, app false che ingannano i meno esperti.

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La tassa che dà fastidio a tutti

A quanto pare però, chi ha utilizzato la postepay come strumento di pagamento per un pos e poi ha trascurato la dichiarazione fiscale, rischia una sanzione automatica di 250 euro. La sanzione non è una tassa aggiuntiva sul pagamento, ma un effetto della mancata compilazione del quadro W nel modello 730 o del quadro RW nel modello redditi per chi possiede conti o strumenti finanziari, anche esteri, sopra certe soglie.

In pratica chi credeva che usare la carta postale fosse innocuo scopre di aver violato una norma fiscale semplicemente dimenticando di dichiarare correttamente certi movimenti. Il risultato è un addebito automatico sulla postepay di 250 euro, senza preavviso. Quindi ecco un promemoria per chi paga con postepay: deve ricordarsi di dichiarare movimenti e saldi se possiede conti o strumenti finanziari all’estero sopra i limiti stabiliti. In caso contrario la multa di 250 euro è automatica. L’ironia vuole che chi usa la carta per maggiore comodità rischi alla fine di dover pagare una sanzione proprio perché ha dimenticato di compilare correttamente la dichiarazione dei quadri W o RW.