Ultim’ora: questo aeroporto è stato cancellato a tutti gli italiani | Non puoi più partire: è per la tua sicurezza

Aeroporto (web) - piemontenews.it
Volare è un’avventura, ma cosa succederebbe se vi dicessimo che per la vostra sicurezza, un aeroporto specifico è diventato off-limits per gli italiani?
Avete mai provato quel brivido prima del decollo, o l’emozione dell’atterraggio in un luogo sconosciuto?
Oggi scoprirete che esistono situazioni estreme che mettono alla prova persino i piloti più esperti.
Se siete ansiosi di natura o vi piace l’idea di viaggiare senza preoccupazioni, forse è il caso di pensarci due volte.
Continuando a leggere capirete perché, in certi scali, è meglio non mettere piede.
Meglio evitare questo aeroporto!
L’arrivo di un aereo in questi scali richiede per forza piloti esperti per garantire che nulla vada storto. Questo perché, che si tratti di distanze estremamente ridotte, di pendii, di piste che si intersecano o di spiagge vicine, atterrare in questi aeroporti è una sfida. Prendiamo l’Aeroporto Internazionale Princess Juliana a Sint Maarten, questa pista è in realtà più pericolosa per i curiosi che vogliono scattare una foto piuttosto che per gli aerei e i passeggeri che passano loro a pochi metri. Infatti, l’aeroporto si trova proprio accanto a Maho Beach e i piloti devono sorvolare la spiaggia a un’altezza di circa dieci o venti metri per poter atterrare correttamente. Questo crea un forte vento sulla spiaggia che potrebbe letteralmente spazzare via gli osservatori curiosi e quindi diventare pericoloso.
Un altro esempio di sfida ingegneristica e aeronautica è l’Aeroporto Juancho E. Yrausquin sull’isola caraibica di Saba. Con i suoi 400 metri di lunghezza, la pista dello scalo è una delle più corte al mondo. Se si frena troppo tardi al momento dell’atterraggio, non c’è scampo, perché intorno ci sono solo scogliere e mare. Inizialmente si era deciso di non costruire un aeroporto sull’isola, ma l’allora sindaco di St Barth cambiò idea nel 1959, effettuando un audace atterraggio sulle scogliere. Alla fine lo scalo fu costruito proprio in questo punto, ma per atterrare è necessaria una licenza speciale e sono ammessi solo aerei di piccole dimensioni.
Aeroporti da incubo
Non meno impressionante è l’Aeroporto di Funchal, a Madeira, noto anche come aeroporto Cristiano Ronaldo. La sua pista è in parte su palafitte che si trovano nell’acqua, il che è già abbastanza spaventoso. Ma se non bastasse, la sua posizione è anche diretta su un ripido pendio costiero, rendendo difficile l’avvicinamento e creando improvvise correnti d’aria. I piloti che vogliono atterrare qui hanno bisogno di una formazione speciale per affrontare le peculiarità di questo scalo.
Tra gli aeroporti più insidiosi c’è sicuramente quello di Lukla, in Nepal. L’atterraggio in questo aeroporto richiede un buon allenamento: alla fine della pista di rullaggio, lunga solo 527 metri, c’è un ripido salto di 600 metri. Ancora più alto si trova l’Aeroporto Internazionale di Paro, l’unico aeroporto internazionale del Regno del Bhutan. La sua pista si trova in una profonda valle a un’altitudine di 2236 metri, il che significa che può essere avvicinata solo in buone condizioni meteorologiche e di visibilità.