24 luglio 2025: arrivano gli “ASSEGNI ANTI-AFA” | Più fa caldo, più ti riempiono di soldi: lo Stato ha deciso

Sole alto nel cielo - fonte_Canva - piemotetopnews.it

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Strano ma vero, il 24 luglio sarà finalmente possibile avere una sorta di rimborso anti-afa. Il caldo ti regala i soldi. 

Questa estate 2025 si sta rivelando una delle più calde in assoluto e probabilmente tutto questo calore ha fatto in modo che si dovesse in qualche modo intervenire. Quindi, mentre chi afferma che il danno ambientale che stiamo vivendo in questi anni, viola i diritti umani, il governo si trova a dover intervenire in maniera veloce.

Dalla Pianura Padana al Sud, passando per le isole, la colonnina di mercurio sfiora spesso i 40 gradi, con picchi di temperatura percepita anche superiore; fino a qualche anno fa, il caldo estivo sembrava essere sopportabile, ma ora tutto è cambiato e sembra proprio essere diventato veramente difficile da gestire.

Il cambiamento ci dice che uno dei modi in cui lo Stato può agire è dando una sorta di risarcimento ai suoi cittadini e quindi il 24 luglio ecco che arriverebbe l’assegno anti-afa.

Ecco allora cosa occorre sapere a riguardo.

Lavori sotto il sole? Potresti ricevere uno stipendio senza lavorare

Le prime voci su questo bonus afa si sono diffuse online in maniera molto veloce, ci sono post che sono veramente diventati virali, perché basterebbe un termometro che segna i 35 gradi ed ecco che si può subito ricevere l’indennità statale automatica. In certe città del Sud, le temperature sono arrivate a picchi importanti e una misura di tutela era veramente indispensabile.

A pagare le conseguenze di queste temperature sono soprattutto: operai edili, asfaltatori, agricoltori, fattorini in bicicletta, ma anche magazzinieri o addetti in stabilimenti privi di ventilazione. A muoversi sono stati dunque, alcuni sindacati che chiedono una maggiore tutela per i loro assistiti. Ma in cosa consiste questo bonus?

lavorare al sole - fonte_Canva - piemontetopnews.it
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La verità dietro alla lotta contro le temperature estreme

Ebbene il bonus anti-afa di cui si parla non è un vero e proprio assegno, ma una possibilità che verrebbe concessa a quelle aziende che svolgono lavori all’aperto e che possono, considerando il grande caldo di questi giorni, sfruttare la cassa integrazione ordinaria (CIGO) per causa di caldo eccessivo, come previsto dalle linee guida aggiornate dall’INPS.

Un meccanismo che già nel 2024 è stato adeguato alle nuove condizioni climatiche, se si superano i 35 gradi, il datore di lavoro può chiedere la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa e in questo caso i dipendenti coinvolti riceveranno un’integrazione salariale direttamente dall’INPS, restando a casa e quindi evitando possibili malori.