“Chi gioca ai gratta e vinci ci deve 199.750€” | Agenzie delle Entrate cattivissima: così combattono la ludopatia

Gratta e vinci - fonte_Facebook - piemontetopnews.it

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Ora anche l’Agenzia delle Entrate scende in campo contro la ludopatia e chiede quasi 200 mila euro a chi gioca con il gratta e vinci. 

Sono veramente migliaia gli italiani che ogni giorno si affidano alla fortuna, acquistando Gratta e Vinci, riponendo ogni loro speranza in un colpo di fortuna che sia in grado di cambiare la loro vita. C’è chi con un tentativo vince pochi euro e chi invece, ha la fortuna di trovarsi tra le mani un biglietto che vale veramente una fortuna.

Quello che in pochi sanno è che dietro a ogni sogno milionario, si nasconde una realtà molto più concreta, per alcuni potremmo dire amara, lo Stato anche in questi casi va a riscuotere la sua fetta.

In questi ultimi tempi si parla veramente molto di come le istituzioni stiano cercando il modo per arginare il fenomeno della ludopatia, ovvero la dipendenza da gioco d’azzardo e al momento uno dei metodi su cui è possibile fare leva maggiormente è l’arma fiscale.

Ecco allora in che modo agirebbe l‘Agenzia delle Entrate in questi casi specifici.

Vincere non è tutto: ecco cosa succede dopo

Chi pensa che grattare e trovare la cifra milionaria sul biglietto sia molto difficile, si sbaglia, perchè la parte più complicata arriva proprio dopo la scoperta della vincita, momento in cui inizia un percorso ben preciso, che spesso non è rapido, ma ricco di delusioni per il cittadino che vede sottrarsi ingenti somme di denaro. Ovviamente molto dipende dall’importo della somma effettivamente vinta, ma le testimonianze ci arrivano in maniera diretta, da chi un’esperienza di questo genere l’ha già vissuta negli anni passati.

Qualcuno grida allo scandalo, altri invece si rassegnano alle decisioni che vengono prese dallo stato e dall’ente fiscale per eccellenza, quale è appunto, l’Agenzia delle Entrate.

Agenzia delle Entrate - fonte_Ansa - piemontetopnews.it
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La somma che ti porta via 200 mila euro (o quasi)

Le vincite fino a € 500 euro possono essere riscosse in maniera diretta in tabaccheria, senza doversi imbattere nella burocrazia. Ma quando inizia a salire l’importo vinto, le cose cambiano in maniera radicale. Tra i 501 euro e i 10 mila euro occorre recarsi in un punto vendita autorizzato, dove il biglietto viene registrato e il pagamento avviene tramite bonifico bancario o assegno circolare, erogato da una filiale Intesa Sanpaolo. La trafila burocratica inizia quando si vincono importi superiori ai 10 mila euro perchè il biglietto deve essere inviato via raccomandata, all’Ufficio Premi IGT Lottery di Roma, allegando documenti personali e bancari.

Ma questo non è sufficiente, le trattenute che vendono imposte per vincite superiori ai 500 euro sono del 20%, questo vuol dire che su 1 milione di euro di vincita se ne pagheranno 199.750 euro di tasse.