UFFICIALE: piscine vietate su tutto il territorio italiano | GUAI A RIEMPIRLE: la Finanza ti multa coi droni

piscina-depositphotos-piemontetopnews.it

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Anche per una semplice piscina fuori terra, la regola generale è informarsi e agire nel rispetto delle normative per goderne in tutta tranquillità

La stagione estiva invoglia molti a cercare refrigerio, e per chi possiede un giardino, l’idea di una piscina privata, fuori terra, può sembrare la soluzione ideale.

Tuttavia, prima di riempire la vostra oasi personale, è fondamentale essere consapevoli delle normative vigenti in Italia, che impongono restrizioni significative sull’uso e, soprattutto, sullo svuotamento delle piscine.

Ignorare queste regole può portare a multe salatissime, monitorate anche attraverso l’uso di droni. Per garantire il rispetto di queste normative, le autorità, in particolare la Guardia di Finanza, stanno intensificando i controlli.

Le multe per chi non rispetta i divieti possono essere molto elevate, raggiungendo anche diverse migliaia di euro, a seconda della gravità dell’infrazione e delle disposizioni locali.

Svuotare la piscina: cosa si rischia?

L’aspetto critico della questione è la fase di svuotamento della piscina. L’acqua contenuta nelle piscine, anche se non trattata con prodotti chimici per la disinfezione, non può essere scaricata indiscriminatamente. Le acque della piscina non possono essere scaricate direttamente al suolo, ma devono essere convogliate nella fognatura dopo un trattamento adeguato.

La normativa italiana in materia di tutela delle acque è molto chiara e severa, mirata a prevenire l’inquinamento di fiumi, laghi, mari e falde acquifere. Inoltre realizzare una piscina senza le dovute autorizzazioni configura un abuso edilizio, con conseguenze legali e finanziarie significative le multe possono essere salate, variando da poche migliaia a decine di migliaia di euro (fino a 56.645 euro in alcuni casi). Nei casi più gravi, si può incorrere anche in procedimenti penali e arresto.

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Piscina fuori terra: senza questi obblighi è da svuotare

La questione dei permessi per le piscine fuori terra è complessa e dipende da diversi fattori. In linea generale, le piscine temporanee e facilmente rimovibili (ad esempio, quelle gonfiabili o con struttura smontabile che non prevedono modifiche permanenti al terreno) tendono a non richiedere autorizzazioni edilizie. Tuttavia, la situazione cambia se la piscina richiede scavi, basamenti in cemento o altre opere murarie, è quasi sempre necessario un permesso.

Inoltre anche se “fuori terra”, una piscina che per le sue dimensioni o per la modalità di installazione assume un carattere di permanenza (ad esempio, se occupa un volume superiore al 20% dell’edificio principale) può rientrare nella categoria delle “nuove costruzioni” o “interventi pertinenziali”, richiedendo quindi l’Autorizzazione Edilizia o la Denuncia di Inizio Attività (DIA)/SCIA.