TARI, “Torinesi, dovete darci 446,25 euro subito oppure vi pignoriamo i beni”: passata la legge spietatissima

TARI - fonte_Canva - piemontetopnews.it
I torinesi adesso per la TARI devono pagare 446,25 euro, la legge che è passata è veramente molto spietata. Ecco cosa sapere.
In quel di Torino la tassa sui rifiuti sta diventando un vero e proprio incubo, considerando gli importi che sono costretti a pagare. Sono passati anni anni di segnalazione, aumenti progressivi e una gestione sempre molto rifida.
La normativa è andata ancora una volta a sfavore dei cittadini, con una cifra che arriva a 446,25 euro. Questo sarebbe l’importo che il torinese medio rischia di dover pagare, anche solo per una dimenticanza
La misura sembra essere un vero e proprio ultimatum, per il quale se non di procede con il pagamento si rischia il pignoramento di tutti i beni. Ovviamente occorre prestare molta attenzione, per evitare che vi siano delle problematiche.
Cerchiamo allora di fare chiarezza.
Come siamo arrivati a 446,25 euro?
La TARI, tassa sui rifiuti, è da anni una vera spina nel fianco dei cittadini. In linea di massima, nella città di Torino, il costo medio annuo per una famiglia si aggira intorno ai 357 euro. Eppure sono state introdotte delle nuove disposizioni molto più severe che prevedono una maggiorazione determinante del 25% in caso di ritardo o mancato pagamento. Un importo extra che può portare a versare addirittura 446,25 euro, cifra che include anche sanzioni, interessi e spese di notifica.
Ma il vero problema non l’importo, anche se gravoso, ma piuttosto le conseguenze a cui ci si espone se nel caso in cui non si provvede ad inadempimento. Inizialmente tutto parte con un sollecito formale, ma in poche settimane, ecco la cartella esattoriale, che può portare a: pignoramento del conto corrente, stipendio, pensione o addirittura beni mobili e immobili.
Una stretta che divide
È stata quindi scelta una linea dura, introdotta con l’obiettivo di combattere l’evasione locale. Ma in città il costo della vita continua a crescere in maniera veramente esponenziale e questo importo potrebbe voler dire che non si ha la possibilità di far fronte a questa spesa. Sono molti a credere che chi non paga debba rispondere delle proprie azioni, soprattutto se il servizio rifiuti va finanziato in modo equo. Ma per altri, questa legge non tiene conto della realtà: persone in difficoltà economica, famiglie monoreddito, pensionati soli.
Insomma qualcuno crede che le minacce di pignoramento non siano sufficienti a far in modo che l’imposta venga realmente pagata. Quindi potrebbe essere necessario un nuovo intervento per cambiare l’andamento dei fatti.