1 e 2 novembre cimiteri chiusi, addio visite ai propri cari | Gli italiani insorgono

Cimiteri chiusi (web) - Valsusanews.it

Cimiteri chiusi (web) - Valsusanews.it

Una notizia improvvisa sta scuotendo l’opinione pubblica, toccando uno dei giorni più sacri per la tradizione italiana.

L’ipotesi di veder chiudere i cancelli dei cimiteri proprio a ridosso della Commemorazione dei Defunti ha scatenato un’ondata di indignazione senza precedenti.

Migliaia di cittadini potrebbero essere costretti a rinunciare alla visita ai propri cari defunti in un momento di profonda spiritualità e ricordo.

Un’ordinanza urgente è stata firmata per tutelare l’incolumità pubblica, ma il costo emotivo per la comunità è altissimo.

Scoprite qual è la grande città italiana a rischio e la vera motivazione dietro questa drastica decisione.

Ecco i motivi

Una misura eccezionale e controversa è stata adottata in una delle principali città italiane a causa di un’allerta meteo di grado arancione. Il fattore scatenante è il forte vento in arrivo, che ha spinto il sindaco, Roberto Gualtieri, a firmare un’ordinanza in vigore già dal primo pomeriggio di “giovedì 23.10.2025 e per le successive 24 ore”, con la possibilità di proroghe. Questo provvedimento, pensato per garantire la sicurezza pubblica, ha implicazioni dirette sulla vita dei cittadini, limitando l’accesso a diversi luoghi sensibili.

In particolare, l’ordinanza prevede il divieto di entrare in “tutti i cimiteri cittadini”, e stabilisce l’accesso negato anche “alle aree verdi, ai giardini, ai parchi e alle ville storiche”. La misura di chiusura, pur non essendo formalmente fissata per l’1 e 2 novembre (giorni di massima affluenza, ma successivi al 24 ottobre), crea un precedente allarmante e mostra la serietà della situazione climatica, lasciando i cittadini in ansia per i giorni della commemorazione. L’obiettivo è prevenire incidenti dovuti alla caduta di rami o alberi in aree considerate ad alto rischio.

Cimitero (web) - Piemontetopnews.it
Cimitero (web) – Piemontetopnews.it

Cittadini indignati

Oltre alle aree verdi e ai cimiteri, l’ordinanza vieta lo svolgimento di qualsiasi attività già autorizzata nelle aree “sottostanti ai carichi sospesi e alla chioma delle alberature” e nel raggio della loro potenziale caduta. Si estende anche il divieto di transito in strade dove gli alberi manifestano “evidente pericolo di caduta”. Per chi deve comunque percorrere queste vie per necessità, la raccomandazione è di seguire “i percorsi più brevi e meno esposti”. L’ordinanza include raccomandazioni generali per la cittadinanza, come evitare la sosta in strade alberate e usare cautela nelle zone costiere.

La decisione ha immediatamente sollevato le proteste della politica locale. Antonio De Santis, consigliere capitolino di Azione, ha espresso forte preoccupazione per i lavoratori, dichiarando: “I parchi andrebbero chiusi subito per consentire a chi vi lavora di poter far ritorno a casa senza rimanere esposto a rischi. Mentre mi giungono invece segnalazioni di lavoratori per i quali alle 11,30 non vi sono circolari in esecuzione dell’ordine del Sindaco”. L’insorgere della popolazione è dettato non solo dai possibili disagi lavorativi e logistici, ma anche dal timore che l’allerta possa prolungarsi, impedendo l’accesso ai luoghi del ricordo. La città in questione, dove l’allerta meteo ha innescato la chiusura dei luoghi sacri, è la Capitale: Roma.