Maltempo, cresce il livello dei fiumi e torna lo spettro dell’inondazione del ’94
TORINO. Cresce il livello di fiumi e torrenti, in Piemonte. Su tutto il Piemonte occidentale resta l’allerta gialla emessa con l’ultimo bollettino Arpa di ieri. E torna lo spettro dell’alluvione proprio nei giorni dell’anniversario dell’inondazione del 1994, che agli inizi di novembre mise in ginocchio molti territori della regione. Il Po è uno dei sorvegliati speciali anche a Torino dove le acque hanno sommerso il lungofiume dei Murazzi. Tra le arcate del ponte di Piazza Vittorio Veneto hanno cominciato ad accumularsi grossi arbusti trascinati dalla corrente. Il Chisone, nel Pinerolese, ha toccato il livello massimo intorno alla stazione San Martino, a 20 centimetri dalla soglia di guardia, mentre il Pellice ha toccato quasi i due metri poco dopo la mezzanotte a Torre Pellice. Dopo una breve tregua della pioggia dalle 6 di stamane, in tarda mattinata è previsto un nuovo peggioramento. Protezione civile, Croce rossa, Vigili del fuoco monitorano la situazione, molti comuni hanno aperto da ieri i centri operativi.
Anche le vie di comunicazione preooccupano in seguito ad alcuni 
Riaperto, nella giornata di ieri, anche il valico della Maddalena, nel Cuneese, in valle Stura, che era stato chiuso per le nevicate dei giorni scorsi in quota. Chiuso invece il tunnel del Tenda, che collega Cuneo a Ventimiglia passando per la Francia, a causa di una frana sulla statale 20 della valle Roya, in territorio francese. Sorvegliato speciale anche il Lago Maggiore, che potrebbe esondare a Verbania.
