
Viole mammole, viole del pensiero, viole tricolore ci annunciano l’arrivo della primavera
Questo piccolo fiore che è noto e coltivato e diffuso in tutto il mondo e che dappertutto cresce anche spontaneo, raccolto e composto in tutti i modi, donato come pegno d’amore sta iniziando ora la sua fioritura. Fiore prediletto da Goethe e dai romantici, è uno dei primi fiori che ci annunciano la primavera
Di varietà di viole ce ne sono tantissime e sempre più belle, ne esistono circa cinquecento specie, ma di odorose ce ne sono poche, la più antica, l’originale e profumata è la viola mammola che ha dato origine ad altre varietà di violette odorose divenute famose nella storia, come la violetta di Parma, città che ha fatto di questo fiore la sua insegna. A Parma infatti la violetta fu il fiore prediletto da Maria Luigia d’Austria, consorte di Napoleone Bonaparte, poi divenuta duchessa di Parma.

Intorno all’Ottocento l’amore e la passione per le viole rasentava la mania e naturalmente si coltivavano per averne sempre in gran quantità, e che diventavano mazzetti confezionati da venditrici esperte anche nella raccolta. Per finire acquistate e poi offerte dai galanti alle loro dame e damigelle.
La viola del pensiero e la viola tricolore sono invece oggi le preferite, perché hanno i fiori a lobo rotondo e più grande, e da esse sono derivati ibridi sfumati, dai colori vivissimi e dalle diverse tonalità, dal rosso arancio al giallo, dall’azzurro al viola. Una viola curiosa è la cornuta dei Pirenei dai fiori tondi, come le tricolore, ma numerosissimi e d’un colore viola intenso a fioritura lunga e persistente, dalla primavera alla tarda estate, anche da lei sono stati tratti numerosi ibridi dai diversi colori, dal rosso vino al giallo oro intenso.

Tutte le numerose varietà, pur essendo in genere perenni, ormai sono coltivate annualmente e si possono trovare già fiorite e pronte da sistemare nella nostra terrina in tutti i periodi dell’anno. Perciò va ricordato che se non durerà molto questa pianta in casa, consoliamoci col fatto che anche le piantine da giardino ormai hanno una cultura al massimo biennale.
Per trovare le violette ottocentesche, quelle dai 5 petali piccolissimi, sarà invece bene riguardare tra le siepi, lungo le scarpate e le rive, dove qualche esperto in decotti va pure a cercarle per le loro proprietà benefiche sui bronchi. Per non tacer di cuoche esperte che sanno quanto siano commestibili e ricchissime di vitamina C .