Ultim’ora Stellantis: è morto il gigante mondiale | John Elkann in lacrime: fallimento senza precedenti

Jhon Elkan - fonte_wikicommons - piemontetopnews.it
Morto il gigante mondiale, Stellantis apprende la triste notizia che lascia John Elkann letteralmente in lacrime, un vero fallimento.
Quella che è arrivata in queste ore è una notizia che ha scosso tutto il settore automobilistico e che ha fatto calare l’ombra sul futuro prossimo dell’innovazione per ciò che concerne le auto. Sappiamo bene di trovarci in un momento alquanto particolare, dove ogni nuovo progresso è veramente molto importante.
Stellantis, che è uno dei maggiori colossi del settore automotive, ha annunciato di aver preso una decisione veramente importante, che sembra avere veramente dell’incredibile. Un progetto su cui si erano concentrate speranze, investimenti e prospettive strategiche è stato bruscamente chiuso, dopo aver investito importanti capitali aver un intero comparto tecnologico, che ora si trova senza più una guida di riferimento.
Si parla già di un vero fallimento, di crisi, che portare il comporto a un livello elevato di avanguardia è quasi impossibile. Ovviamente Stellantis per quello che può cerca di schivare il colpo e le critiche, ma non sempre risulta essere semplice.
Intanto John Elkann parla di un grande rammarico, consapevole che ovviamente i riflessi di quello che è successo si avranno anche nell’immagine dell’azienda stessa, ma a questo punto ci si chiede cosa sia successo veramente.
Salta un pilastro del piano industriale europeo
L’annuncio ufficiale è stato dato con una nota piuttosto tranquilla, ma che nel contenuto era veramente esplosiva: Stellantis ha deciso di abbandonare quello che è stato il lavoro principe di questi ultimi mesi. Perchè quando finalmente è stato chiaro che l’elettrico non è di particolare gradimento da parte degli automobilisti, si è iniziato a cercare una soluzione alternativa e la si è trovata in maniera molto semplice, seguendo la strada che molte case automobilistiche stanno percorrendo in questi mesi, ovvero quella dell’idrogeno.
Era già stata pianificata la produzione nei siti di Hordain, in Francia, e di Gliwice, in Polonia. I furgoni alimentati con un carburante innovativo erano pronti per diventare una realtà. Invece adesso si ferma tutto e il gruppo industriale ha abbandonato il progetto considerandolo troppo dispendioso. A farne le spese anche Symbio, la joint venture nata tra Stellantis, Michelin e Forvia, che avrebbe dovuto produrre il cuore tecnologico del progetto.
Il vero motivo: addio all’idrogeno
Stellantis ha continuato comunque a operare e quindi anche a investire con forza sull’elettrico e anche sull’ibrido, ma il settore dell’idrogeno applicato ai trasporti sembra non essere sostenibile. Quindi essendo i veicoli a celle a combustibile alimentate a idrogeno poco redditizie Stellantis ha deciso di abbandonarne la produzione. Tutto questo conferma un trend ormai diffuso in Europa, dove l’idrogeno verde è molto difficile da distribuire.
Ci sono altre aziende che hanno seguito l’esempio di Stellantis, come Arcelor Mittal nel settore dell’acciaio o alcune città britanniche che puntavano sul riscaldamento a idrogeno, stanno facendo marcia indietro.