Ultim’ora INPS: da oggi i “cornuti” devono pagare i danni al traditore | 500€ per avergli fatto perdere tempo

Assegno di mantenimento post-matrimonio, cambia tutto - Piemontetopnews.it

Assegno di mantenimento post-matrimonio, cambia tutto - Piemontetopnews.it (Foto Freepik)

Non si sposa più nessuno? Svelato l’arcano: da oggi una causa di separazione può trasformarsi in una tassa infinita.

Sembra passato molto più tempo, forse perché in un lustro il mondo ha conosciuto tante altre situazioni aberranti, ma sono trascorsi appena cinque anni dall’incubo chiamato pandemia di Coronavirus.

Quei due mesi di reclusione forzata, pur inevitabile, hanno fatto male a tanti. Da chi, affetto da patologie pregresse, ha visto i propri problemi ingigantirsi proprio a causa dell’isolamento fino agli anziani.

Per settimane si è imparato a convivere con termini come “autocertificazione”, mentre altri sono entrati inaspettatamente nel nostro gergo quotidiano. Un esempio? “Convivenza”. Se non si dimostrava di vivere insieme non si poteva fare niente, dalla spesa a un breve viaggio in auto, fino al footing.

Tempi passati, ma un concetto è rimasto. Vivere da soli ha i suoi vantaggi, fortificando ad esempio il carattere in caso di eventi inaspettati e drammatici, proprio come la pandemia. Convivere, però, è sempre da preferire. In particolare se si viene da un matrimonio precedente andato a finire male.

Matrimoni falliti e nuove convivenze: arriva la svolta epocale

D’accordo, sbagliare è umano e perseverare diabolico, quindi prima di mettersi in casa un’altra persona è sempre meglio pensarci due volte, ma anche una “semplice” convivenza more uxorio oggi può davvero far svoltare la vita di una donna, o di un uomo, reduce da un matrimonio fallito con una persona economicamente più solida.

A stabilirlo è stata la Suprema corte di Cassazione, pronunciatasi sulla controversa vicenda di due ex coniugi della Marca. La sentenza stabilisce che una nuova convivenza non comporta automaticamente la perdita del diritto all’assegno di mantenimento da parte dell’ex coniuge. Questo può essere autorizzato ad interrompere il versamento dell’assegno mensile, ma solo dopo un’attenta valutazione di una serie di parametri.

Corte di Cassazione - Piemontetopnews.it
Corte di Cassazione – Piemontetopnews.it (Foto X)

Addio assegno di mantenimento? La Cassazione cambia tutto

Il riferimento è al principio stabilito dalle Sezioni Unite nel 2018, secondo il quale l’assegno serve a riequilibrare le rinunce fatte da uno dei coniugi che possano avere comportato una minore autonomia economica proprio per dedicarsi alla famiglia. Ma quali sono le variabili da tenere in considerazione? Dalla reale situazione economica al contributo dato dal coniuge più debole alla vita matrimoniale, fino alla durata del legame matrimoniale precedente.

Nel caso specifico analizzato dalla Cassazione l’ex marito invocava l’interruzione dell’erogazione dell’assegno perché l’ex coniuge aveva iniziato una convivenza more uxorio con un nuovo partner. Richiesta accolta in appello, ma la donna non si è arresa ed ha vinto in Cassazione, che ha stabilito come l’assegno di mantenimento abbia una doppia funzione, assistenziale e compensativa. Di fatto l’assegno è confermato qualora l’ex coniuge non abbia mezzi di sussistenza in chiave compensativa, ovvero se non ha ricevuto dall’ex adeguato sostegno alla formazione del patrimonio. Tutto questo deve tuttavia venire dimostrato in sede di giudizio al fine di continuare a fruire del sostegno economico.