Tragedia sul Monviso: trovati i corpi dei due alpinisti dispersi

Trovati i corpi di due alpinisti - Ansa - Piemontetopnews.it
È finita nel peggiore dei modi la vicenda dei due alpinisti scomparsi sul Monviso: i loro corpi sono stati trovati dal Soccorso Alpino.
Si riaccende il racconto e la narrazione di una tragedia che ha segnato l’intera comunità alpinistica e non solo: parliamo del tragico ritrovamento senza vita dei due alpinisti dispersi qualche giorno fa sul Monviso.
I loro corpi sono stati individuati dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese all’interno del temibile Canale Coolidge. La vicenda ha dunque conosciuto un epilogo drammatico e assai doloroso.
La scomparsa dei due esperti scalatori aveva mobilitato un’ampia squadra di soccorso, composta da tecnici del Soccorso Alpino andati in perlustrazione con l’ausilio di unità cinofile e l’indispensabile supporto degli elicotteri.
Le operazioni in queste ultime ore erano state purtroppo ostacolate dalle condizioni meteorologiche avverse e dalla complessità del terreno. Le ricerche si erano concentrate fin da subito nell’area del Canale Coolidge.
Ricerche quasi proibitive ed esito drammatico
Il Canale Coolidge è una via di salita nota per la sua esposizione e le sue difficoltà tecniche, spesso soggetta a scariche di sassi o alla formazione di ghiaccio imprevedibile. Il ritrovamento dei corpi, avvenuto dopo giorni di intensa attività di ricerca, ha confermato il peggiore degli scenari.
Le dinamiche precise dell’incidente sono state poi ricostruite dagli inquirenti, ma è plausibile che una caduta, forse dovuta a un imprevisto tecnico, al cedimento di un appiglio o al brusco peggioramento delle condizioni, sia stata fatale in un ambiente così severo. Il Canale Coolidge, infatti, pur essendo una meta ambita per molti alpinisti richiede preparazione, attenzione massima e una dose di fortuna.
Encomiabile il lavoro del Soccorso Alpino
Il Soccorso Alpino ha svolto un lavoro encomiabile, operando in condizioni estreme e mettendo a rischio la propria incolumità per recuperare i dispersi. La loro professionalità e dedizione sono la testimonianza di un impegno costante a servizio di chi affronta la montagna, spesso consapevole dei rischi ma non sempre in grado di prevedere ogni evenienza.
Questa tragedia sul Monviso rammenta ancora una volta che la montagna, pur donando emozioni indescrivibili e panorami mozzafiato, è un ambiente che esige rispetto, umiltà e una preparazione impeccabile. Ogni escursione, ogni salita, per quanto pianificata, porta con sé un margine di rischio che le vette, nella loro maestosa indifferenza, possono talvolta presentare in modi imprevedibili e a volte fatali.