Torino, tragedia in pieno centro: “Tre morti e 1600 feriti” | Sono arrivati e lo hanno iniziato a ‘sparare’

Piazza San Carlo a Torino - Piemontetopnews.it

Piazza San Carlo a Torino - Piemontetopnews.it (Foto X)

Una delle vie più amate e frequentate del capoluogo diventa teatro di una tragedia assurda: colpevoli già condannati.

Lo scorso 29 maggio la città di Torino si è fermata per ricordare, 40 anni dopo, le 39 vittime della strage dell’Heysel. Era il 1985 quando quella che sarebbe dovuta essere una notte di sport si trasformò in tragedia.

Lo stadio di Bruxelles, sede della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool, rivelò tutta la propria fatiscenza e a farne le spese furono decine di famiglie di incolpevoli tifosi bianconeri, le cui vite furono spezzate dalla furia assassina dei famigerati hooligans.

Lo svolgimento della partita diventò da subito marginali tanto per gli stessi spettatori, non tutti resisi conto della gravità dell’accaduto, quanto per i giocatori, che a propria volta avevano ricevuto solo informazioni sommarie.

Da quel momento nulla è più stato come prima, non solo per la squalifica di cinque anni comminata alle squadre inglesi, bensì perché l’escalation di violenza negli stadi fatta di incidenti e vili e mortali aggressioni si estese a buona parte dell’Europa, Italia compresa.

Dagli attentati stragistici alle vittime dell’Heysel: quando Torino pianse di dolore

I mesi successivi a quella tragedia furono durissimi per la città di Torino, solo pochi anni dopo la fine della stagione del terrorismo che insanguinò anche il Capoluogo durante gli anni ’70, quando rapimenti, gambizzazioni e conflitti a fuoco seminarono terrore in tutta la città.

Era, quella, l’epoca degli attentati delle Brigate Rosse e di Prima Linea. Fatti ben lontani da tematiche leggere quali il calcio. Già, perché andare a vedere una partita senza avere la certezza di tornare a casa incolumi rappresenta un’atrocità, tornata tuttavia purtroppo di attualità proprio a Torino.

Piazza San Carlo dopo la tragedia del 3 giugno 2017 - Piemontetopnews.it
Piazza San Carlo dopo la tragedia del 3 giugno 2017 – Piemontetopnews.it (Foto X)

Falso allarme: quando nella Piazza più amata scoppiò la tragedia

Era il 3 giugno 2017 quando un’altra notte di festa e tifo si trasformò in tragedia, con modalità amaramente simili a quelle dell’Heysel. Anche quella notte la Juventus si giocava il titolo di campione d’Europa, ma a Cardiff contro il Real Madrid. Il Comune decise di installare un maxi-schermo in Piazza San Carlo per permettere la visione della partita ai tifosi che non si erano potuti recare in Galles. Il match finì malissimo per i bianconeri, sconfitti 4-1, ma il fatto sportivo passò in secondo piano di fronte all’abominio che prese corpo in pochi minuti.

Poco dopo le 21 un falso allarme bomba, seppur mai ricostruito con certezza, provocò un’agitazione incontrollabile, trasformando la Piazza in un campo di guerra, tra la disperazione di migliaia di persone in fuga da un pericolo che non esisteva, complice il fatto che un gruppo di malviventi utilizzò degli spray urticanti al peperoncino dopo aver fatto razzia di oggetti di valore tra il pubblico. Alla fine le vittime furono tre e i feriti oltre 1600. Il Ministero dell’Interno avrebbe poi diffuso una nuova direttiva sulla sicurezza delle manifestazioni pubbliche, che non poté tuttavia restituire alle rispettive famiglie le vittime incolpevoli di quella barbarie, tanto simile a quella di 32 anni prima.