Operazione dei Carabinieri del NAS: 8 arresti per maltrattamenti su persone diversamente abili

Persone diversamente abili maltrattate - Ansa - Piemontetopnews.it
Un grave fatto di cronaca in Piemonte: i carabinieri arrestano 8 persone per un reato commesso nei confronti di persone diversamente abili
Una grave e dolorosa vicenda di abusi e maltrattamenti è venuta alla luce nel Pinerolese, grazie a una brillante ed efficace operazione condotta dai Carabinieri del NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità).
L’indagine denominata “Voci nel Buio” ha portato all’arresto di ben otto persone tra operatori sanitari e dirigenti di una frequentata e conosciuta struttura residenziale per persone diversamente abili.
Sugli otto arrestati pesano accuse devastanti e particolarmente gravi: parliamo infatti di maltrattamenti e in alcuni casi di violenza privata e lesioni personali nei confronti di pazienti del tutto indifesi.
L’operazione è scattata all’alba come risultato di un’attività investigativa complessa e delicata, durata diversi mesi. Le segnalazioni iniziali, partite da familiari di alcuni ospiti e da ex dipendenti, avevano sollevato il velo su un clima di paura e soprusi all’interno della struttura.
Un’operazione brillante che ha avuto buon esito
I Carabinieri del NAS specializzati nella tutela della salute e nella sicurezza alimentare hanno agito con la massima discrezione, installando telecamere nascoste e microfoni ambientali per documentare in maniera inequivocabile le condotte denunciate.
Le immagini e le registrazioni acquisite hanno purtroppo confermato i peggiori sospetti. Si sono potuti osservare episodi ripetuti di violenza fisica e psicologica: urla, minacce, strattonamenti, costrizioni e in alcuni casi vere e proprie percosse ai danni di persone con disabilità cognitive e motorie, totalmente incapaci di difendersi o di denunciare le violenze subite. In alcuni momenti gli ospiti sarebbero stati privati di cibo o costretti a rimanere in condizioni disagiate per lunghi periodi.
Uno scenario desolante che suscita rabbia e dolore
Le vessazioni, secondo quanto emerso, erano spesso motivate da futili ragioni, dalla frustrazione degli operatori o dalla semplice indifferenza nei confronti del benessere dei pazienti. Gli otto arrestati, per i quali la Procura ha richiesto misure cautelari (alcuni in carcere, altri ai domiciliari), dovranno rispondere di reati gravissimi che ledono la dignità e l’integrità fisica e psichica di individui particolarmente vulnerabili. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e per ricostruire l’intera rete dei maltrattamenti.
Questa operazione dei NAS, ancora una volta, sottolinea l’importanza del ruolo di questi corpi speciali nella protezione delle fasce più deboli della popolazione e nel garantire che strutture delicate come quelle di assistenza per persone diversamente abili siano luoghi sicuri e dignitosi. La comunità del Pinerolese è scossa ma anche sollevata dalla giustizia che, si spera, potrà finalmente essere fatta.