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La “bagna dl’ diav”, un intingolo per bocche forti

Un tempo, nelle case piemontesi, la polenta era in tavola tutti i giorni e veniva spesso accompagnata da una bagna (una salsa, per chi non conosce la lingua piemontese) calda che poteva variare negli ingredienti da zona a zona ma che spesso in comune aveva l’uso del peperoncino piccante. Proprio per la sua piccantezza questa salsa veniva (e viene tutt’ora) chiamata bagna dl’ diav (bagna del diavolo) o anche bagna ‘d l’infern (bagna dell’inferno). I vecchi piemontesi sostengono che per l’ottimale riuscita della salsa bisogna usare tassativamente peperoncino di tipo “spagnolino”.

Questo intingolo oggi è molto usato dagli chef di ristoranti famosi nelle Langhe non solo come condimento della polenta contadina o fritta, ma anche per farcire i vol-au-vent.

Ingredienti

Preparazione

Dissalate e togliete le lische alle acciughe, quindi ponetele nel coccio da fiamma insieme all’aglio. Fate soffriggere il tutto dolcemente con olio d’oliva fino a indorare l’aglio. Tagliate a fettine sottili gli spicchi d’aglio dopo aver eliminato il germoglio verde interno, soprattutto quando l’aglio non è più novello.

Aggiungete a questo punto i pomodori sbucciati e rotti grossolanamente oppure i pelati e il peperoncino rotto in due parti. Fate cuocere a fuoco dolce fino a giusta consistenza della salsa, per 30 o 40 minuti. Versatela calda sulla fetta di polenta; spolverizzate con un pizzico di prezzemolo tritato e servite.

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