Firenze commemora l’alluvione del 1966: memoria e impegno contro i nuovi rischi
La tragica alluvione di Firenze del 1966 - Wikicommons - Piemontetopnews.it
Per Firenze il 4 novembre è una data intrisa di dolore e ricordi tragici: 59 anni fa si verificò l’alluvione più devastante di tutti i tempi
L’intera città di Firenze si è stretta nel ricordo del drammatico 4 novembre 1966, data che segnò per il capoluogo toscano un evento a dir poco catastrofico: la tragica e devastante alluvione dell’Arno.
Cinquantanove anni dopo l’anniversario non è solo un momento di profonda memoria e lutto per le vittime e i danni subiti, ma anche un’occasione per ribadire l’impegno costante nella prevenzione del rischio idrogeologico.
Come sottolineato dalla sindaca di Firenze Sara Funaro, in occasione delle celebrazioni, il 4 novembre rappresenta sempre un giorno di sentimenti contrastanti per la comunità. “Il 4 novembre è sempre un anniversario importante in cui si ricorda un giorno che è stato drammatico per la nostra città”.
La forza della commemorazione risiede però anche nel ricordo di ciò che seguì quell’immane e allucinante tragedia: “Quello che accadde fu senza precedenti: una straordinaria gara di solidarietà in aiuto della nostra città”, le parole commosse del primo cittadino.
Un anniversario drammatico e simbolo di rinascita
Il sindaco di Firenze ha fatto riferimento ai cosiddetti “angeli del fango“, le migliaia di giovani che accorsero da ogni parte del mondo per salvare opere d’arte, libri e testimonianze storiche sommerse. La memoria dell’alluvione è un monito per le nuove generazioni a non abbassare la guardia di fronte alla forza della natura.
Oltre alla doverosa commemorazione, il fulcro del messaggio istituzionale è stato l’impegno per il futuro. La sindaca Funaro ha evidenziato come, per evitare che eventi analoghi si ripetano, sia fondamentale proseguire e intensificare gli sforzi nel campo della prevenzione.

Il lavoro di prevenzione deve proseguire
“C’è un lavoro che è iniziato e che deve proseguire e andare avanti sulla prevenzione del rischio idrogeologico,” ha rimarcato il sindaco Funaro. Questo lavoro è cruciale in un contesto di cambiamento climatico che rende i fenomeni meteorologici sempre più estremi e imprevedibili. L’impegno nella prevenzione include diversi aspetti fondamentali. In primis le opere idrauliche: il completamento e la manutenzione di casse di espansione e dighe sul corso dell’Arno e dei suoi affluenti per regolarne il flusso in caso di piogge eccezionali.
È poi fondamentale il monitoraggio costante: investimenti in sistemi di allerta precoce e monitoraggio dei livelli dei fiumi e dei bacini idrici. Infine la manutenzione del territorio: la cura del letto del fiume e delle aree golenali, essenziale per la sicurezza idraulica.
