Eredità Agnelli: patteggiamento da 73mila euro per Gianluca Ferrero, niente pene accessorie
I fratelli Gianni e Umberto Agnelli - Wikicommons - Piemontetopnews.it
La vicenda giudiziaria legata all’eredità degli Agnelli conosce una svolta decisiva. Il commercialista Ferrero ha chiesto il patteggiamento
La complessa inchiesta relativa alla presunta evasione fiscale legata all’eredità di Marella Caracciolo Agnelli, vedova dell’Avvocato Gianni Agnelli, si avvia verso una definizione per una delle figure centrali coinvolte.
Il riferimento è al commercialista Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus. È stata infatti formalizzata in Tribunale a Torino la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa di Ferrero.
Una richiesta che prevede il versamento di una sanzione pecuniaria di 73 mila euro finalizzata a mettere un punto definitivo a tutta la vicenda. La mossa di Ferrero è abbastanza chiara e di facile lettura.
Il noto commercialista vuole chiudere la sua posizione relativa alle accuse di reati fiscali e falso in atto pubblico, contestati nell’ambito della complessa vicenda successoria che ha coinvolto i vertici della famiglia Elkann.
Nessuna pena accessoria in vista
Il patteggiamento proposto da Ferrero ha ottenuto il parere favorevole della Procura di Torino. Se il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) dovesse accogliere l’istanza Ferrero chiuderebbe il procedimento con il solo pagamento della sanzione pecuniaria. Un elemento chiave di questa risoluzione è l’assenza di pene accessorie
Poiché i reati contestati a Ferrero rientrano in una fascia di pena inferiore a un anno di reclusione (la sanzione richiesta dal patteggiamento è di un anno, convertibile in pena pecuniaria), egli non rischia l’interdizione da cariche pubbliche o professionali. Questo aspetto è particolarmente rilevante per il commercialista, data la sua posizione di vertice come presidente di un club calcistico quotato in Borsa.

Il contesto dell’inchiesta
La vicenda giudiziaria riguarda la gestione dell’eredità di Marella Caracciolo, in particolare la sua residenza fiscale e le presunte mancate dichiarazioni di patrimoni esteri. È importante sottolineare che la posizione di Ferrero come presidente della Juventus è estranea alle contestazioni relative all’inchiesta. Parallelamente la Procura ha espresso parere favorevole anche alla richiesta di “messa alla prova” avanzata da John Elkann, che lo vedrà impegnato in lavori socialmente utili presso i Salesiani di Torino.
Inoltre i tre fratelli Elkann avevano già versato una somma ingente, stimata intorno ai 183 milioni di euro, all’Erario per estinguere il debito fiscale, un atto che ha favorito la definizione extragiudiziale delle loro posizioni. La decisione definitiva del GIP sull’accordo di patteggiamento per Gianluca Ferrero è attesa entro la fine di novembre, portando così a compimento un ulteriore capitolo di questa complessa indagine.
