Costituita la Comunità consultiva del Parco del Monte San Giorgio

Costituita la Comunità consultiva del Parco del Monte San Giorgio

La sede del vivaio Monte San Giorgio

PIOSSASCO. Nei giorni scorsi Città Metropolitana di Torino e Comune di Piossasco hanno firmato l’accordo per dare il via alla costituzione della Comunità consultiva del Parco del Monte San Giorgio. La convenzione ha come obiettivo la promozione della visibilità e della fruibilità pubblica del Parco, da perseguire attraverso azioni di informazione e di coinvolgimento della popolazione locale. Azioni che verranno messe in atto da enti e associazioni del territorio. In tal senso verrà costituito il Tavolo del Parco per riunire associazioni e portatori di interesse locale.

La firma della convenzione

Nel caso di Piossasco questa opportunità è già di fatto operativa poiché da molti anni il Comune, in accordo con l’allora Provincia e oggi con la Città Metropolitana, ha istituito il Tavolo, che coinvolge in particolare fra gli altri le associazioni Amici del Parco, Corona Verde, ArteNa e Volo libero di Piossasco, la Pro loco e il gruppo volontari AIB, presenti alla firma della convenzione. Da parte sua il sindaco di Piossasco, Pasquale Giuliano, ha ricordato come nel 2020 l’amministrazione comunale e le associazioni locali promuoveranno importanti momenti di sensibilizzazione della popolazione su temi che hanno rilevanza ambientale: la Settimana della Scienza, quella dell’Ambiente e quella dello Sport.

Una veduta dall’alto del Parco

Un balcone alpino alle porte di Torino

Il Monte San Giorgio, elevandosi con i suoi 837 metri sulla piana sottostante, rappresenta la propaggine più avanzata della catena alpina occidentale verso la pianura torinese. L’area ha un importante valore storico-culturale poiché porta i segni delle remote civiltà che la popolarono. Nei pressi della vetta sono state scoperte alcune decine di coppelle incise nei massi e sulla cima si erge una cappelletta dell’XI secolo, oltre ai resti di un’antica cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e di un monastero. Il Parco si estende per circa 400 ettari e offre, nelle giornate terse, una vista che spazia dalle Alpi Marittime al Cervino, dalla Mole Antonelliana alla Basilica di Superga. Argilla, legna e pascoli sono le risorse naturali che, sino alla metà del XX secolo, hanno reso popolato e utilizzato il territorio del Monte San Giorgio, che negli ultimi vent’anni ha invece incrementato la sua attrattività turistica, valorizzando la bellezza e la fruizione di un territorio naturale ricco di biodiversità a pochi km da Torino.

Il particolare microclima caldo e asciutto del versante meridionale del Parco consente la sopravvivenza di specie animali e vegetali di origine mediterranea come l’ulivo, il leccio, l’occhiocotto e la sterpazzolina. A Nord invece si sviluppano castagni, roveri, carpini e noccioli, favoriti dal clima fresco ed umido, alternati ai rimboschimenti di pino nero realizzati agli inizi del secolo scorso. Sul Monte San Giorgio è possibile incontrare volatili tipicamente alpini come la cincia dal ciuffo, il crociere e il picchio nero. Rilevante anche la presenza di numerosi rapaci, diurni come l’astore, lo sparviere, il falco pellegrino, falco pecchiaiolo, il biancone, notturni come la civetta, l’allocco, il barbagianni e il gufo. Fra i fiori la specie più appariscente è sicuramente la peonia, assurta a simbolo del Parco, seguita dalla splendida pulsatilla di Haller, i cui fiori violetti sono rivestiti da un velluto di peli argentati. Protetti sono anche il giglio di San Giovanni, il fior di stecco, la dafne odorosa, la limonella e le numerose orchidee.

Tra i fiori, la specie più appariscente del Parco è la peonia

La rete sentieristica del Parco si sviluppa per oltre 30 km, consentendo al visitatore di esplorarlo e di conoscerne i differenti ambienti. Sono percorribili un percorso botanico di 1,7 Km, il percorso della montagna di 6,5 Km, quello del fuoco di 4,5 Km e il sentiero David Bertrand di 12 Km.